
Se per il Sindaco di Sulmona la battaglia non va più giocata su più fronti per noi è necessario l’esatto contrario.
Nell’era della transizione ecologica con 69 miliardi dei 210 del recovery found destinati ad essa, dell’impegno preso dall’Italia dell’abbandono delle energie provenienti da fonti fossili entro il 2050, e della consapevolezza, ormai ci auguriamo dei più, che non c’è più tempo da perdere per adottare misure che contrastino l’innalzamento della temperatura del pianeta, è evidente che quest’opera è assolutamente inaccettabile.
Ribadiamo la nostra totale contrarietà all’opera, sia per quanto detto sia per le questioni strettamente territoriali, come l’elevato rischio sismico e la difesa dell’area di case Pente. Ricordiamo che l’area di Case Pente è un importante corridoio faunistico e sito di alimentazione dell’Orso bruno marsicano come certificato dal rapporto “Orso marsicano 2019”. Una nostra contrarietà ancora più ferma grazie all’allarme lanciato dai Medici per l’ambiente per la salute pubblica, dovuto al particolato emesso dai camini della Centrale di Compressione in un’area come la nostra soggetta al fenomeno dell’inversione termica.
La realizzazione della centrale è la preclusione alla nostra idea di sviluppo e di futuro per questo territorio, basata sul turismo e sulla bellezza naturale in una economia circolare.
Questa nostra posizione è stata condivisa dalla nostra Senatrice Di Girolamo che la prossima settimana depositerà una Mozione al Senato della Repubblica-
La Mozione a firma Di Girolamo è stata condivisa con la Capogruppo Leu Senatrice De Petris e il Senatore D’Alfonso rappresentante del Partito Democratico e sottoscritta da numerosi autorevoli Senatori. Nella mozione si chiede tra i vari impegni al Governo, quello di valutare concretamente, “le diverse opzioni di tracciati alternativi proposti nel corso degli anni, coinvolgendo gli enti locali, i comitati e le associazioni rappresentative degli interessi del territorio, al fine di individuare una soluzione che comporti il superamento delle molteplici criticità sotto i vari profili evidenziati, che l'attuale opera comporta per il territorio e la cittadinanza interessata, prendendo in considerazione anche l'eventuale opzione zero”.
L’opposizione al metanodotto e alla centrale deve proseguire coesi senza strumentali “calcoli politici” perché dalle azioni di tutti, rappresentati istituzionali, politici, comitati e cittadini, dipende il futuro delle nuove generazione e del nostro territorio.
I nostri avi ci hanno lasciato un territorio unico al mondo e noi abbiamo l’obbligo morale e politico di tramandarlo alle nuove generazioni con la bellezza immutata. Il futuro del nostro territorio non può passare attraverso un inutile metanodotto ma può e deve passare attraverso uno sviluppo sostenibile. Questa era è continuerà ad essere uno degli scopi fondanti della nostra politica".
Angelo D’Aloisio
Coordinatore M5S Sulmona
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