SULMONA - “E’ tale l’ossessione per la sottoscritta da sembrare a questo punto personale, che pur di avere un pretesto per accusarmi, la dirigenza Pd locale arriva a lodare l’operato dell’attuale governo regionale di centrodestra e la consigliera regionale La Porta della Lega , in modo assolutamente innaturale, oltre che inopportuno, visto che la bozza di piano sanitario (la seconda informalmente circolata in queste settimane) attribuisce all’ospedale di Sulmona un’ etichetta di I livello priva però purtroppo di contenuti concreti, senza alcuna integrazione o riqualificazione di reparti, limitata alla promozione ad UOC delle sole Pediatria e Ginecologia collegate con il Punto Nascita. Quest’ultimo reparto tra l’altro che sarà salvo solo con la revisione della rete dei Punti Nascita in deroga agli attuali standard. Ancora una volta, mio malgrado, mi tocca rinfrescare la memoria al circolo locale rispetto al fatto che nel 2016 era il loro PD e il loro assessore alla sanità ad aver varato il piano sanitario e il nostro ospedale come struttura di Base, così come al governo c’era il Pd con il ministro Lorenzin autrice nel 2015 della riforma di riorganizzazione della rete ospedaliera con il Dm 70/2015. Eppure non ricordo allora azioni serrate e soprattutto incisive contro la Regione a guida PD o il governo Renzi all’epoca alla guida nazionale. Dopo tanto rumore in anni di annunci, nessun coraggio nel fare una programmazione che ponga le basi di una vera riorganizzazione sanitaria, in ritardo di 3 anni, credibile e accoglibile dal Ministero in base all’attuale normativa. Come ad esempio quello di istituire l’ospedale di I livello del centro Abruzzo riunendo gli ospedali di Sulmona, Popoli e Castel di Sangro per garantire numeri e qualità dei reparti compatibili con gli standard della legge attuale, valorizzando le prerogative dei singoli nosocomi. Allora, nel 2016 si arginò l’espoliazione conservando tutti i reparti seppur con la riduzione di Unità Complesse dopo anni in cui non venivano fatti concorsi e rinnovati primari, cosa che in modo preoccupante sta accadendo anche oggi con 4 UOC su 5 senza primari e senza concorsi. Ferma anche l'edilizia sanitaria con bloccati ormai al 2018 gli oltre 10 ml di euro (ex art 20 ) per la ristrutturazione della ex ala Bolino e demolizione dell'ala vecchia ormai non più sicura e la costruzione di un eliporto indispensabile per la caratterizzazione come ospedale per la gestione dell’emergenza. C’è l’impressione che questa proposta sia una mossa arguta per arrivare a scavallare le prossime elezioni amministrative con una prevedibile bocciatura da parte del Ministero e comunque senza una reale soluzione per la sanità del centro Abruzzo. Invece di accusare e di sostenere i progetti del centrodestra il Pd locale ci faccia sapere il proprio giudizio sull’ azione del precedente governo di centrosinistra e soprattutto vorremmo conoscere la loro visione attuale sull’argomento”. Lo afferma il sindaco Annamaria Casini.
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