Sugli impianti di risalita, poi, laddove sono stati realizzati in sintonia con l’ambiente – penso al modello Alto Sangro – hanno portato ricchezza e sviluppo e altrettanto stiamo facendo sulla Maiella, dove l’innevamento rimane notevole. Progetto, peraltro, approvato dall’Ente Parco Nazionale della Maiella.
Il progetto proposto da alcuni sindaci di realizzare una strada che colleghi il Piano delle Cinque Miglia a Ortona dei Marsi che allarma “i difensori della natura” – ammesso e non concesso che dovessero esserci i fondi e io temo che al riguardo si stiano alimentando troppe illusioni – merita di essere discusso, piuttosto che criminalizzato a prescindere. I primi difensori della natura sono, a mio avviso, i sindaci, che pur conoscendo e affrontando le difficoltà del vivere in montagna,
non sono fuggiti, ma rappresentano le loro comunità e ne esprimono le esigenze. Il rilancio delle aree interne è possibile solo rendendole accessibili: non è sufficiente una lingua di asfalto sulle mulattiere dell’Ottocento per trasformarle in strade moderne: penso alla via che conduce a Scanno, dove gli autobus turistici sono spesso costretti a fermarsi. Così si scoraggia il turismo e si favorisce lo spopolamento. Eppure, il progresso oggi consente tecniche costruttive sempre meno invasive, in grado di conciliare conservazione e modernizzazione.
Presidente della Regione Abruzzo
Marco Marsilio
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