L'AQUILA - "Riceviamo continue sollecitazioni rispetto al fatto che gli operatori non si sentono tutelati. Continuano ad ammalarsi e a portare a casa il virus come unico, tragico, “premio di risultato”.Molti giovani operatori sanitari e socio-sanitari, hanno già abbandonato o stanno abbandonando il nostro territorio, preferendo condizioni contrattuali migliori, garantite da ASL limitrofe. Altri precari addirittura, preferiscono dimettersi e perdere il proprio posto di lavoro, piuttosto che rimanere in condizioni di rischio e senza alcuna prospettiva lavorativa reale.
Le nostre sollecitazioni rispetto a tale problematica sono state costanti e ripetute e per questo, riteniamo che il ritardo e le carenze programmatorie assumano un profilo di gravissima colpa e negligenza.
Il Segretario Nidil Cgil della Provincia dell’Aquila
Andrea Frasca
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