SULMONA - "Sig. Sindaco, la nota vicenda della ipotizzata realizzazione della centrale snam nell’area di “Case Pente” ha visto da sempre affiancate istituzioni, società civile, partiti politici e soprattutto gli Attivisti dei Comitati Civici che da tanti anni, troppi, si batte per evitare l’ennesimo scempio della Valle Peligna. Alla luce degli ultimi accadimenti generati dall’avvenuta installazione delle centraline di monitoraggio, ci corre l’obblico segnalare un ulteriore “dubbio” sulla correttezza amministrativa/procedurale che Snam sta effettuando in questi giorni. Sebbene gli esposti del Comitato abbiano già messo in evidenza alcuni aspetti amministrativi, riteniamo che la procedura di realizzazione delle recinzioni a protezione delle stesse centraline sia carente di autorizzazioni importanti che ne invaliderebbero
la stessa costruzione. Se così fosse si aprirebbe inevitabilmente un procedimento amministrativo/penale nei confronti della stessa società utile a frenare la corsa alla costruzione della centrale. Nel dettaglio, le recinzioni da poco realizzate, sebbene “provvisorie” come dichiarato da snam, insistono su area aperta al pubblico e sono annoverabili nelle classi d’uso I e II di cui al paragrafo 2.4.2 del D.M. 14.01.2008. Una centralina è ubicata a ridosso del Campo Sportivo “Mezzetti” sul manto stradale, l’altra è ubicata lateralmente al parcheggio del Cimitero di Sulmona su terreno vegetale (addirittura!!!). Per quanto da noi verificato, queste recinzioni sono soggette ad Autorizzazione del Genio Civile, in quanto non rientrano nella tipologia della Sez. B, comma 1 della Tabella B allegata alla Legge 64/1974 e s.m.i. In particolare la recinzione supera i due (2) metri di altezza contrastando palesemente con quanto previsto dalla stessa tabella. Se così fosse, non essendo stato eseguito un adeguato studio geologico ed un relativo calcolo e verifica strutturale delle opere poste in essere in luoghi aperti al pubblico, non può essere escluso a priori un deficit strutturale o da evento sismico delle stesse recinzioni. Ipotesi che, oltre ad accertare un abuso edilizio grave, esporrebbe a importanti danni gli eventuali fruitori degli spazi pubblici limitrofi in caso di ribaltamento delle pareti prefabbricate. Inoltre, contrastano con l’articolo 81 comma a) del Regolamento Edilizio vigente.
I nostri sono solo dubbi ma nel dubbio.... chiediamo a chi di competenza".
La segreteria del Circolo
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