Le suddette Consigliere, nonostante le numerose preferenze ricevute alle ultime elezioni regionali –
e nonostante le tante promesse (in particolare di La Porta) riguardo al ripristino a pieno regime
dell’Agenzia di Promozione Culturale - di fatto non hanno impedito alla maggioranza di cui fanno
parte di disinvestire nella cultura e continuare a desertificare la Valle Peligna. Sì, perché quello che
chiamano “riorganizzazione degli uffici” di fatto sono ulteriori tagli agli investimenti regionali nei
servizi pubblici.
A questo punto alcune domande sorgono spontanee: Scoccia e La Porta che cosa ne fanno del consenso elettorale ricevuto dal territorio peligno? Oltre ad essere, in qualità di Consigliere regionali, ben remunerate, qual è il loro ruolo all’interno della maggioranza consiliare? Alle cittadine e ai cittadini lasciamo le risposte.
In particolare, non possiamo non rammentare alla Consigliera dell’UDC, Scoccia – poiché di
recente ci aveva chiamati in causa riguardo alla vicenda dell’A.P.C. – che i suoi 5257 voti sono
andati proprio alla Giunta regionale che ha declassato l'Apc di Sulmona mettendone seriamente a
rischio il funzionamento. E che i politici di professione sono pagati per fare quello che non fanno.
Attualmente l’orario di apertura al pubblico dell’Apc di Sulmona, i servizi forniti e gli spazi a
medio periodo la perdita dell’autonomia gestionale può di fatto comportare la chiusura definitiva
dell’Apc.
Il mantenimento dell’Apc è fondamentale in Valle Peligna, dove luoghi di studio e di accesso alla
cultura sono quasi inesistenti.
Chiediamo alle Consigliere nostrane azioni urgenti e forti affinché l’Apc di Sulmona torni al suo
posto (e nella sua sede storica) e venga potenziata per restituire ai cittadini e alle cittadine il diritto
ad una piena fruizione dei suoi servizi.
Perché se le aree interne si spopolano, non c’è da stupirsi, visti i continui tagli ai servizi pubblici
operati a nostre spese!"
AltreMenti Valle Peligna
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