SULMONA - "In data odierna le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno partecipato al previsto tentativo di conciliazione presso la Prefettura dell’Aquila, a seguito della convocazione effettuata in virtù della proclamazione dello stato di agitazione del personale del San Raffaele di Sulmona e riguardante la procedura di licenziamento collettivo di n. 14 lavoratori.
Alla riunione hanno partecipato, oltre alle scriventi OO.SS., il Direttore del Dipartimento salute e Welfare Regione Abruzzo, dott. Muraglia, il Direttore Operativo del San Raffaele Sulmona dott. Marinelli e l’avv. Dino Piccari in rappresentanza della ASL n. 1 di Avezzano Sulmona L’Aquila.Nel corso della riunione FP CGIL e CISL FP hanno richiesto con determinazione e fermezza, come peraltro ribadito in più occasioni, la revoca della suddetta procedura da parte del San Raffaele.
Contestualmente è stato chiesto ai rappresentanti della Regione di porre in essere specifiche azioni che, nel breve periodo, possano portare ad una risoluzione positiva della vertenza in atto.
I rappresentanti della Regione Abruzzo hanno dichiarato che, dopo l’ultimo Tavolo di Monitoraggio presso il Ministero, la Regione Abruzzo, dall’anno corrente, ha la possibilità di incrementare i tetti di spesa per le strutture accreditate che erogano le “prestazioni di alta complessità”, ferma restando la garanzia degli equilibri finanziari.
Inoltre è stato evidenziato, sempre dal Direttore del Dipartimento Salute e Walfare che, a norma dello Statuto della Regione Abruzzo, in questa fase in cui è ancora mancante la figura istituzionale del Presidente della Regione, il Dipartimento, in carenza di indirizzi politici, non può modificare le assegnazioni di budget già determinate.
L’Azienda San Raffaele, pur considerando positive le dichiarazioni della Regione Abruzzo non ha ritirato la procedura di licenziamento subordinando detta possibilità alla adozione di atti formali da parte della Regione Abruzzo.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali, contrariate rispetto alla rigida posizione assunta dalla Casa di Cura, anche alla luce di quanto riferito, hanno ribadito con forza la necessità di revocare immediatamente la procedura di licenziamento collettivo per sgomberare il campo da qualsivoglia strumentalizzazione.
Tale atteggiamento assunto dalla San Raffaele, che continua a porre i lavoratori in una situazione molto difficile, piena di incertezze per il futuro dopo anni di massimo impegno e abnegazione, in un servizio sanitario di qualità, non ha permesso, ovviamente, di concludere positivamente il tentativo di conciliazione.
Pertanto, le scriventi, manterranno aperto lo stato di agitazione del personale ed annunciano sin da ora ogni forma di lotta e protesta per la salvaguardia dei livelli occupazionali e per la garanzia delle prestazioni Sanitarie nel territorio".
P. La Segreteria FP CGIL P. La Segreteria CISL FP
Provincia di L'Aquila Provincia di L'Aquila
Anthony Pasqualone Mauro Incorvati
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