SULMONA - Il nuovo quadro politico regionale scaturito dalle elezioni del 10 febbraio scorso impone l’obbligo di rilanciare, con forza e progettualità, la grande questione delle Aree interne, in particolare della valle Peligna.Tanti sono stati gli interventi, gli allarmi, le preoccupazioni e le proposte avanzate da parte del Sindacato e altri portatori d’interesse per far uscire da una lunga e dannosa crisi il nostro territorio, riconoscendo ad esso lo stato di “Area di Crisi”. Dobbiamo, purtroppo, constatare che fatti concreti, strategici e di prospettiva non sono stati messi in atto, a parte interventi tampone e sganciati da una visione organica.
Gli unici atti organici e dilaganti avviati riguardano la decisione di sopprimere servizi essenziali e di pubblico interesse come: Tribunale, Punto Nascita, declassamento Ospedale di Sulmona, presidi di sicurezza, etc.Grave è stato il non essere riusciti a mettere in piedi iniziative e progettualità concrete come hanno saputo e sanno fare altri, unitamente alle responsabilità delle Amministrazioni Regionali che si sono succedute in questi ultimi anni rispetto a quanto richiesto dal Territorio tramite vertenze sindacali, proposte di organizzazioni professionali, associazioni, ricercatori quali Aldo Ronci.
Emblematica la vicenda del Protocollo d’Intesa del 2008, cui doveva seguire un Accordo di Programma con il Ministero dello Sviluppo Economico, morto per strada a differenza della Val Vibrata che ottenne lo stesso nostro Protocollo d’Intesa e che ad oggi ha avuto il riconoscimento di “Area di Crisi”, con la sottoscrizione di un Accordo di Programma e lo stanziamento di notevoli risorse economiche in favore delle Aziende e Imprese locali.
C’è qualcosa che non va in Valle Peligna e che va corretta, sia agendo a livello locale che nei confronti della nuova Amministrazione Regionale.
Come Sindacato dei Pensionati della CGIL, in coerenza con i deliberati congressuali, con alla base una visione Confederale e generale del nostro ruolo, intendiamo avviare una fase di confronto e di ascolto di tutte le forze sociali ed economiche locali, operatori d’interesse, ricercatori, per giungere a delineare una nostra proposta per lo sviluppo della valle Peligna in coerenza con la “Strategia Nazionale sulle Aree interne”, oltre a proporre una ipotesi concreta di aggregazione dei Comuni del nostro territorio, il cui eccessivo odierno rinchiudimento municipalistico non aiuta a costruire una strategia di sviluppo integrata e condivisa.
Il primo appuntamento lo avremo nel pomeriggio del 22 febbraio, mediante un nostro attivo zonale presso la sede CGIL di Sulmona, con la partecipazione del Dott. Aldo Ronci, Ricercatore, che da anni, purtroppo inascoltato, lancia allarmi sulle negative tendenze demografiche locali, unitamente a proposte concrete per il rilancio del nostro Territorio.
Lega SPI-CGIL
Sulmona-Valle Peligna
VENERDI 22 FEBBRAIO 2019 ORE 16,30 SALA RIUNIONI CGIL SULMONA-VICO DEL VECCHIO ATTIVO DI ZONA SPI-CGIL SU: DEMOGRAFIA, ECONOMIA E PROPOSTE PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO PELIGNO
Apertura lavori: Enio MASTRANGIOLI - Segretario SPI-CGIL
Relazione: Dott. Aldo RONCI - Ricercatore
I componenti del Direttivo, gli iscritti e simpatizzanti sono inviati a partecipare
LEGA SPI- CGIL
SULMONA-VALLE PELIGNA
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