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giovedì 15 novembre 2018

BANDO REGIONALE PER IL MICROCREDITO: OCCASIONE PERSA PER INSERIRE TRA I BENEFICIARI TUTTE LE CATEGORIE DI PICCOLE E MEDIE IMPRESE

CONFESERCENTI VALLE PELIGNA: ESCLUDERE LE PMI COSTITUITE IN S.R.L. È STATO UN GRAVE ERRORE CHE INFICIA IL RILANCIO DELLA VALLE PELIGNA
SULMONA - Il Bando emanato dalla Giunta Regionale sul “Microcredito” inserisce tra i beneficiari che potranno accedere alla concessione dei finanziamenti solo le microimprese che hanno la forma giuridica di ditta individuale, di società di persone e di società cooperative. Sono escluse le Piccole e Medie Imprese costituite in forma di società a responsabilità limitata, sia semplificata che ordinaria. Sicuramente sarà stato frutto di una sottovalutazione da parte della Giunta, in quanto le Srl rappresentano la maggior parte delle imprese regolarmente operanti e un tessuto produttivo di notevole entità.«Va sottolineato come il Bando della Regione Abruzzo contrasta con quanto previsto dal Decreto del 18 marzo 2015 – ha dichiarato Pietro Leonarduzzi, responsabile della Confesercenti Valle Peligna
– Con questo Decreto, infatti, si prevede che i soggetti beneficiari del Microcredito sono tutte le Piccole e Medie Imprese, le quali che possono chiedere il riconoscimento e la concessione della garanzia diretta».

Altro aspetto fondamentale è il fatto che il Fondo nazionale di garanzia per le Piccole e Medie Imprese è riservato a PMI che non dispongono delle sufficienti garanzie e, pertanto, possono accedere con maggiore facilità al microcredito concesso dalle banchge, da società di leasing e altri intermediari finanziari. Le Srl sono a pieno titolo e giustamente inserite nel contesto generale.In sostanza, lo Stato sostiene che possono accedere al microcredito tutte le PMI così come definite dalla normativa: sono definite PMI le imprese che hanno meno di 250 addetti e un fatturato sotto i 50 milioni di euro, oppure un bilancio totale sotto a 43 milioni di euro. «Abbiamo l’impressione che la Giunta Regione abbia una visione strabica della problematica – ha concluso Pietro Leonarduzzi – L’Abruzzo ingiustamente discrimina le Srl che coprono gran parte della produzione di beni e servizi, soprattutto dell’artigianato, e che operano in un vasto territorio quale la Valle Peligna, l’Alto Sangro, la Valle del Sagittario e la Valle Subequana».