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mercoledì 24 ottobre 2018

ZES, LA UIL ABRUZZO: “PERIMETRAZIONE PRIMO PASSO MA VA APPROFONDITA E LEGATA AL CORRIDOIO TIRRENO-ADRIATICO, OCCASIONE DI SVILUPPO DA NON PERDERE”

Dal consiglio regionale del sindacato ad Alanno l’appello alle istituzioni a fare presto. Il segretario Lombardo: “Altri si stanno organizzando, e rischiamo di essere tagliati fuori”. Il segretario organizzativo nazionale Bombardieri: “La nostra concretezza è al servizio del bene comune”
ALANNO -  Un deciso colpo di acceleratore, la capacità di guardare davvero lontano, lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo. È quanto chiede al mondo istituzionale la Uil Abruzzo, che questa mattina nel corso del consiglio regionale che si è tenuto ad Alanno ha voluto tenere alta l’attenzione su zes e corridoio intermodale Tirreno-Adriatico. Ai lavori hanno partecipato anche gli studiosi Antonio Nervegna ed Euclide Di Pretoro, che proprio al progetto del corridoio hanno dedicato varie pubblicazioni, il segretario organizzativo nazionale Uil, Pierpaolo Bombardieri, e Alberto Civica, segretario Uil Roma e Lazio. Nel corso della sua introduzione, Michele Lombardo, segretario regionale della Uil, ha rimarcato che “l’istituzione della zes deve necessariamente andare di pari passo con il progetto del corridoio Tirreno-Adriatico.
L’una sta in piedi insieme all’altro. È dunque un’occasione storica che, se sfruttata appieno, dirà della capacità della nostra regione di guardare lontano, che è ciò che il nostro sindacato auspica”. In merito alla zes, la cui perimetrazione è stata appena annunciata, Lombardo ha rimarcato che “come inizio è positivo, ma va approfondita meglio proprio nell’ottica del corridoio e legandola a doppio filo con il ruolo del porto di Civitavecchia, porta di ingresso da Barcellona e dal Tirreno”. Da parte loro, Nervegna e Di Pretoro hanno presentato gli indubbi vantaggi del corridoio, che permetterebbe all’Abruzzo di afferrare la “via della seta” dei nostri giorni. “Purtroppo – ha detto Nervegna – tutto è fermo, ma altri non stanno a guardare e sinergie tra Civitavecchia e altri porti dell’Adriatico stanno andando avanti. Invece dobbiamo saper rendere quelli di Ortona e Vasto i porti di Roma sull’Adriatico. Si faccia, dunque, tutto il pressing possibile, a livello politico e istituzionale”. “E’ il momento di fare scelte concrete – ha aggiunto Di Pretoro -: la zes interesserà la zona costiera o quella interna? Quest’ultima, insieme allo sviluppo dei porti di Ortona e Vasto, rimane la strada da percorrere proprio in un’ottica di sviluppo dei collegamenti infrastrutturali est-ovest”. Intanto, la Uil Abruzzo sta trovando i partner con cui lavorare sul progetto, a partire dalla Uil Lazio: “Il nostro impegno su questo tema – ha spiegato Alberto Civica – c’è tutto, e come in Abruzzo, anche noi stiamo coinvolgendo sul tema Cgil e Cisl, insieme all’assessorato regionale ai Trasporti e all’autorità portuale di Civitavecchia. Come sempre, siamo in prima linea per far sì che la concretezza prenda il posto di lentezze burocratiche e politiche che penalizzano soprattutto gli abitanti delle zone interne”.
Dopo un partecipato dibattito, è intervenuto il segretario organizzativo nazionale Uil, Pierpaolo Bombardieri, che nel corso delle sue conclusioni ha rimarcato “la positività del metodo intrapreso, che consiste nel lavorare insieme, come stanno facendo la Uil di Abruzzo e Lazio. Ma l’importanza di questa vostra proposta sta nel fatto che c’è un’idea di paese chiara, che guarda al futuro, al di là delle beghe politiche. Siamo e rimaniamo un’organizzazione laica e libera, che guarda ai contenuti.
Ci interessa solo il bene dei lavoratori e del nostro Paese. Nessuna appartenenza politica, ma rispetto e attenzione alle proposte, a partire dall’esperienza di chi sta tra la gente e tra chi lavora, conoscendone i problemi. Così è sempre stato, e così continueremo a fare”.