SULMONA - Lo hanno gridato questa mattina fuori il Tribunale di Sulmona un gruppo di allevatori e agricoltori, provenienti da Gioia dei Marsi, che con tanto di manifesti e cartelli hanno dato vita alla protesta pacifica proprio in concomitanza dell’ultima udienza sul plantigrado ucciso a Pettorano sul Gizio nel 2014. Una manifestazione che ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sui disagi continui e sempre gravi provocati dalle incursioni dell’orso negli allevamenti
di animali domestici ed alla persistente presenza di cervi in orti e terreni coltivati, così come di caprioli, cinghiali ed altra fauna selvatica che ormai si spingono spesso anche nei centri abitati. “Riceviamo quotidianamente queste incursioni che vengono a distruggere i nostri allevamenti e orti”- intervengono i manifestanti che dicono la loro anche sul caso del 2014 e contestano la campagna alimentare adottata dagli organi competenti. “L’orso purtroppo non trova più cibo, le campagne sono in gran parte abbandonate così come scompaiono allevamenti ovini e l’orso soffre per la mancanza di sostentamento quotidiano” hanno concluso sollecitando il Parco a trovare soluzioni.
