POPOLI - Nella riunione organizzata e tenuta nei giorni scorsi dall’associazione, è emersa una proposta di Strategia per il Progetto Futuro Popoli, come riportato nello schema abbozzato per l’illustrazione e la riflessione. Il progetto tiene conto di un contesto generale che incombe sul potenziale sviluppo e crescita della città e dei centri limitrofi, tutti soggetti a spopolamento e slittamento verso la costa. I dati sulla popolazione in diminuzione danno un chiaro allarme, a Marzo sono 5006 gli abitanti popolesi, in un trend costante di decrescita, con conseguenze negative, compresa la notevole svalutazione del patrimonio edilizio.
Perciò occorre ipotizzare il ritorno a un ruolo attivo che progetti il futuro insieme agli altri centri della Comunità: con Bussi, Tocco, S. Benedetto, Collepietro, Vittorito, Corfinio, Roccacasale, per ora. Sono stati esaminati i vincoli nazionali ed internazionali che incombono, senza tralasciare però le opportunità che possono esserci e che vanno colte con obiettivi innovativi per la nostra area territoriale. La visione potrebbe essere nel ruolo vocazionale che il nostro territorio ha sempre avuto e puo’ ancora avere, in versione attuale e moderna e facilitata dalle nuove tecnologie telematiche, che guardi al mondo globale in ottica comprensoriale. Popoli e la sua area sono il naturale punto di snodo e cerniera di 3 Parchi Naturali Nazionali e di Riserve Naturali, di connessione tra la Costa e le Aree Interne. Cioè tra Mare, Montagna, Neve, passando per la città d’arte, Sulmona. Per attivare questo meccanismo, bisogna lavorare per sviluppare tutte le nostre peculiarità mettendole a sistema e diventando massa critica sociale e politica, e di Popolazione che potrebbe ammontare a 12.000 abitanti. Ciò puo’ avvenire nel solco dell’ indicazione strategica Europea che viene dalla Coesione territoriale e che auspica e da forza a progetti che stanno a cuore da tempo come quello della Sanità e dei suoi servizi, quello dell’ambiente e dello Sviluppo sostenibile, nonché della Cultura e della Formazione, senza dimenticare i Trasporti, le Infrastrutture e la Connettività, adeguate. Occorre tenere presente che per il progetto, sono disponibili da subito incentivazioni dello Stato e della Regione che ammonterebbero a quasi a 32milioni in 10 anni, e che permetterebbero di finanziarne l’avvio concreto del progetto, ottenendo una Comunità di 12.000 abitanti con migliori servizi , tassazioni ridotte, agilità di decisioni come il terzo millennio prevede, oltre che il ruolo centrale e di snodo per la connessione con la Costa. In conclusione, è questa indicazione emersa e di cui si potrebbe far carico ora la Commissione Consigliare istituita ad hoc, che si riunirà entro Pasqua per aprire tavoli di dialogo con i centri limitrofi. Esse, con le proprie peculiarità saranno chiamate a discutere su fare sinergia per la costituzione di una Grande Comunità Tremonti/Valle Peligna e Progettare così la Chiave dei 3 Abruzzi. Finalmente si puo’ dire che per ora abbiamo una VISIONE con cui dare speranza anche ai giovani.
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