RAIANO - "È stata una catastrofe. Sicuramente dolosa. Sarà compito dell'Autorità Giudiziaria indagare ed assicurare alla giustizia l'autore o gli autori del misfatto. Naturalmente con il contributo di chiunque possa avere informazioni al riguardo.Diventa difficile comprendere il perché di tanta barbarie. Basta osservare dalla propria finestra Santa Petronilla, Fratta Piana, Monte Serra, Monte Urano che gli occhi si riempiono di lacrime. Il nostro territorio è stato ferito, danneggiato in modo inestimabile.Naturalmente il nostro pensiero deve andare a tutta la Valle Peligna e Subequana che hanno subito l'attacco. Il Morrone con l'Eremo di San Celestino V, il Parco Maiella, il Parco Sirente Velino, Sulmona, Prezza, Pratola Peligna, Roccacasale, tutti accomunati nel disastro.
Sono stati giorni difficili, ma ce l'abbiamo fatta. Insieme.Fin dal pomeriggio di domenica 27 agosto, alla vista delle prime fiamme, decine e decine di cittadini si sono recati sul posto per dare il proprio contributo.Raiano andava difeso! Con ogni mezzo!
Grazie a tutti coloro, cittadini ed imprese, che hanno ritenuto di intervenire in aiuto dotati semplicemente di pale, zappe, picconi, motoseghe, rastrelli, mezzi meccanici. Lo hanno fatto dalle prime ore del giorno fino all'imbrunire, disponibili a fare i turni di notte anche per fare le vedette. Grazie a tutti i commercianti e semplici cittadini che hanno contribuito offrendo viveri per portare refrigerio ai volontari.Grazie a tutti coloro che da lontano hanno voluto, non potendo essere sul posto, contribuire per il ristoro delle spese, senza che nessuno lo chiedesse. Troppo legati al proprio Paese.
Grazie a tutti i volontari del nostro gruppo locale di Protezione Civile, sempre presenti anche di notte.
Grazie ai Vigili del Fuoco, Esercito, Protezione Civile Regionale, Carabinieri, ex Forestali, piloti degli elicotteri e dei Canadair che hanno lavorato in condizioni difficili. Hanno riconosciuto la validità dei nostri volontari ed hanno apprezzato la vicinanza di tutto il Paese. E questo mi ha riempito di orgoglio.È stata una settimana difficile. Il momento più difficile arrivava di sera, quando i nostri monti erano adornati da una corona di fuoco e ti assaliva tutta l'impotenza, la paura di non potercela fare.La notte, insonne, a pensare come intervenire, a come far comprendere le necessità a chi doveva decidere, consapevoli delle difficoltà, visti i molteplici fronti aperti.
Ma poi arrivava l'alba e con essa i nostri volontari, molti dai paesi limitrofi e da più lontano, che ti accoglievano con un sorriso e ti dicevano: Marco, lo fermiamo!
E allora ripartiva la fiducia, che mi dava la forza per far sentire la mia voce e far comprendere la gravità della situazione. A volte anche urlando.
Cosa resta di questa settimana?
Sicuramente che Raiano è vivo e tiene al proprio territorio. Ha dimostrato unità e compattezza. Uomini e donne di tutte le età, tutti insieme a collaborare, sacrificando il proprio tempo, le ore di lavoro, di studio. È stato bellissimo vedere ciò.
Ha dimostrato che Raiano e la Valle Peligna sono vivi e c’è unità. Cogliamo questo aspetto positivo. Personalmente, continuo la mia esperienza amministrativa sapendo di non essere solo, ma in compagnia dei miei concittadini con una storia solida, fatta di impegno, solidità, competenza e forte senso di appartenenza alla Comunità.
Non dobbiamo disperdere questa unità. Il mostro, i mostri purtroppo non ci abbandonano. Sono in mezzo a noi.
Ho temuto molto per le nostre Gole, per la nostra Riserva, per il nostro Eremo. Ho fatto eseguire sopralluoghi per far comprendere le difficoltà eventuali di intervento.
Ma non dobbiamo abbassare la guardia; bisogna organizzarsi, prevedere altre linee taglia fuoco, non farci trovare impreparati.
Nel nostro piccolo abbiamo iniziato ad investire nella prevenzione incendi; infatti abbiamo dotato la nostra Riserva di modulo PK, che ha dimostrato tutta la sua utilità collaborando con i Vigili del Fuoco.
Consentitemi di spezzare una lancia in favore dei Sindaci. Normalmente sono considerati Autorità di Protezione Civile; ma in presenza di emergenze vengono esautorati e non possono decidere nulla. Abbiamo cercato di far comprendere che l’aiuto dei rappresentanti del territorio, dei cittadini, in virtù della conoscenza dei luoghi, sarebbe stato di fondamentale importanza per la risoluzione dell’emergenza. Abbiamo chiesto di partecipare ai tavoli che ci saranno prossimamente per ridisegnare lo scenario. Noi ci saremo a qualunque costo.
In ultimo, qualcuno ha sostenuto che mi sia giocato questa o altra partita in maniera personalissima.
Lo trovo offensivo. L’unica partita era la difesa del mio Paese. A differenza di chi, ha ritenuto intraprendere un’attività di fotoreporter in area a rischio. E dire che della sicurezza ha fatto la sua professione. Ma tant’è.
Grazie a tutti".
Marco Moca
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