SULMONA - "Il 6 giugno scorso, al termine di una riunione tenutasi all’ex-caserma Pace, la Sindaca Casini aveva annunciato il trasferimento dei servizi dell’APC nella sede dell’INPS entro 15 giorni . Da quella data ne sono passati 23 di giorni e ciò non è avvenuto: ad oggi non è stata ancora nemmeno siglata la convenzione necessaria tra Regione e INPS. Come se non bastasse, non è stata neanche presa in considerazione, da parte dell’amministrazione comunale, la proposta del Collettivo Studentesco di Sulmona e di Altrementi Valle Peligna di aprire quantomeno un’aula studio temporanea al Centro Giovani. Chiediamo allora alla Regione e al Comune di indicarci, rispettivamente,
quali siano realmente i tempi e le modalità del ripristino a pieno regime dei servizi dell’Agenzia di Promozione Culturale e, anche, della Biblioteca comunale, che resta il grande rimosso della discussione pubblica sul tema.
La necessità di cui ci facciamo portavoce è che i tempi siano brevi e certi.
Nel frattempo, da parte della Regione è stato negato l’accesso agli atti relativi alla chiusura dell’APC a un consigliere d’opposizione del Comune di Sulmona. Denunciando la grave mancanza di trasparenza, ci chiediamo come mai la Sindaca Casini non abbia presentato immediatamente domanda di accesso agli atti per conto della città, così come lei stessa aveva promesso pubblicamente durante l’assemblea pubblica da noi convocata lo scorso 17 maggio. Riteniamo infatti di fondamentale importanza che la documentazione relativa alla chiusura della sede di piazza Venezuela sia resa pubblica e conoscibile per la cittadinanza che ha subito la sospensione improvvisa di un servizio essenziale per l’intera Valle Peligna.
Domandiamo perciò alla Sindaca Casini di voler dare finalmente seguito a quanto promesso e farsi promotrice di quest’opera di trasparenza presso la Regione: è inaccettabile vedersi chiudere da un giorno all’altro la sede dell’unica biblioteca ancora in funzione, senza che siano rese note la relazione tecnica e l’ordinanza che ne giustifichino la chiusura per vulnerabilità sismica e senza che sia previsto alcun piano B.
Nello stesso tempo, alla Sindaca Casini domandiamo anche di fare pressione affinché la Regione trovi soluzioni alternative per il ripristino a pieno regime e in tempi brevi di un servizio di cui spetta alla Regione l’obbligo di garantire la continuità.
Per quanto compete alla Sindaca di Sulmona e ai Sindaci degli altri comuni peligni, proponiamo la messa a disposizione di spazi comunali per l’apertura di aule studio, con l’auspicio che una collaborazione tra gli enti comunali peligni prefiguri una messa in rete dei servizi bibliotecari locali.
Infine, riteniamo contraddittorio, sconfortante e inaccettabile che, proprio mentre si celebra il Bimillenario ovidiano, chiuda le porte l’ennesimo luogo deputato a garantire servizi culturali e che questo avvenga nel silenzio e nell’indifferenza di una città rassegnata. Parafrasando le parole di Martin Luther King, non temiamo le parole dei potenti, ma il silenzio degli onesti.
Invitiamo la cittadinanza tutta ad essere presente alla conferenza stampa di Sulmona Città Aperta - “L’Altra fonderia Abruzzo”, venerdì 30 giugno, ore 10:30, in piazza Venezuela, nello spazio antistante l’APC, per:
- chiedere al presidente D’Alfonso una rimodulazione dei fondi regionali che tenga conto delle emergenze cultura, ambiente, sanità e trasporti in Valle Peligna;
- affermare il diritto ad avere diritti, per usare le parole di Stefano Rodotà, anche nelle aree interne e periferiche della Repubblica.
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