
comunale ad esprimersi con una mozione di indirizzo contro il vero e proprio business dell’accoglienza messo in piedi da privati ed associazioni, destinatari di lauti appalti per la gestione dei centri, finanziati da fondi pubblici distratti dalla spesa sociale per gli italiani, a tutto danno dei cittadini che ne subiscono le ricadute negative in termini di disagio ed allarme sociale. Per tutelare il territorio non basta infatti la mancata adesione ad un bando Sprar: è opportuna una mobilitazione della politica e dei cittadini contro l’apertura di nuovi centri d’accoglienza gestiti dai privati in città. Mobilitazione che vedrà come sempre CasaPound Italia in prima linea, senza esitazioni e senza ipocrisie, quale scudo del popolo italiano”.