Di nuovo, come accaduto per il piano sanitario regionale, come accaduto per la riorganizzazione dei tribunali, come per il passaggio del metanodotto, le comunità dell’Abruzzo interno si presentano con iniziative, benchè legittime, frastornate e polverizzate, senza la minima Coesione, Visione e Strategia significativa futuribile.
Così facendo ci continuiamo a far del male, rallentiamo i nostri processi decisionali e restiamo al “dividi et impera” improduttivo di cui abbia sotto gli occhi i risultati e le macerie e non inneschiamo alcun presupposto di crescita e conseguenziale sviluppo,
Non emerge alcun ruolo attivo del nostro territorio e lo si rende così perdente, dimostrando l’incapacità di progettare e realizzare l’adeguata Coesione Territoriale, Sociale ed Economica. Le iniziative, benchè legittime, risultano estemporanee, quando non fuori luogo e ruolo, pertanto deleterie per la creazione della necessaria massa critica attiva e significativa che bisognerebbe, invece, avere ed esercitare.
Le volontà dei cittadini delle aree interne devono essere espresse dai ns sindaci ed imprenditori organizzati in modo coeso, come unica espressione istituzionale efficace. Il movimento “Ripensiamo il territorio” a questo punto ritiene sempre più improcastinabile ed urgente la necessità che Sulmona, che già sta dando segni in tal senso con la nuova Sindcao Anna Maria Casini, si faccia capofila di un tavolo di Vasta Area delle amministrazioni comunali dell'Abruzzo interno ove dimostrare tutti capacità di sintesi decisionale comune al futuro delle nostre comunità. E’ una grande ed ineludibile sfida di crescita progettuale che ormai va affrontata con responsabilità di tutti".
Centro Abruzzo