SULMONA - Gli autotrasportatori della Rsa Cgil Tua (ex Arpa) di Sulmona annunciano la loro adesione allo sciopero del prossimo 13 maggio, indetto dalla segreteria regionale, contro la politica del trasporto pubblico in Abruzzo. Si riapre così una vertenza cominciata lo scorso anno, che culminò nella proclamazione di due scioperi generali effettuati il 29 maggio e il 07 agosto scorsi, per denunciare la mancata inversione di tendenza rispetto al passato,
registrando decisioni da parte della Regione in linea con gli indirizzi del precedente governo regionale, tendenti a ridurre le risorse per il settore, a ridurre i servizi per i cittadini, a rafforzare le disparità tra i territori confermando una profonda disuguaglianza tra aree interne ed area metropolitana ed infine nel mettere in atto provvedimenti con l’intenzione di procedere verso la privatizzazione del settore. A preoccupare i lavoratori della sede Tua di Sulmona è la decisione da parte della Regione di procedere alla cessione delle linee “commerciali” ad una ditta esterna denominata “Sangritana S.p.a.” che avrà come presidente Pasquale Di Nardo, esponente politico di Lanciano ed ex presidente Fas (ferrovia adriatico – sangritana).
Tra le corse soggette a cessione figura anche la Sulmona – Avezzano – Roma nonostante risulti essere produttiva per l’Azienda.
Secondo le Rsa questi servizi sono definiti impropriamente "commerciali” in quanto costituiscono l’unica modalità di spostamento per lavoratori e studenti pendolari che si muovono da e verso la capitale, usufruendo di abbonamenti a prezzi ridotti che molto probabilmente ditte private non potranno emettere. Tutto ciò aumenterà le spese per le famiglie.
Pertanto tali corse andrebbero equiparate ai servizi essenziali di trasporto pubblico locale. A questo si va ad aggiungere la mancata realizzazione del biglietto unico regionale e del sistema intermodale , ovvero un sistema che consenta ai cittadini abruzzesi di utilizzare un solo titolo di viaggio per muoversi all’interno della Regione a prescindere dal vettore e dalla tipologia di trasporto pubblico, favorendo lo sviluppo, la razionalizzazione e l’incentivazione all’utilizzo del mezzo pubblico, e mentre l’utenza dell’area metropolitana Chieti-Pescara dispone di agevolazioni tariffarie, utilizzando il biglietto unico, nelle aree interne questo vantaggio non è stato ancora introdotto, nonostante la delibera della giunta regionale 478 del 04 giugno del 2004. La Filt Cgil denuncia infine la mancata programmazione e individuazione, da parte della Regione, dei servizi minimi essenziali, un deficit di legislazione che permette oggi ad un qualsiasi vettore di porsi in concorrenza anche sulle direttrici contribuite.
Barbara Delle Monache
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