SULMONA - Una sala gremita, quella di oggi pomeriggio, nel centro Celestiniano di Sulmona. A presenziare il presidente provinciale di garanzia, Bruno Di Masci e quella parte dei Dem: Alessio di Masci (capogruppo Pd) e Fabio Ranalli (ex segretario circolo del Pd) che hanno staccato la spina all'amministrazione di Giuseppe Ranalli. Seduti al tavolo anche gli ultimi due assessori Luciano Marinucci e Aldo Milan.
Simpatizzanti, ex competenti amministrativi ma anche tanti personaggi politici appartenenti al centrodestra. Le linee per la prossima campagna elettorale si cominciano a delineare e sembra proprio che una parte del centrosinistra concorrerà con il centrodestra. Tre mesi di campagna elettorale che di certo non saranno facili ma Di Masci non molla e parla di vittoria già in tasca. Un incontro per spiegare alla città le origini della crisi politica cittadina."Nessun potere per noi - ha sottolineato nel suo discorso -. La nostra parte politica è quella al servizio della comunità. Noi ci siamo presi delle responsabilità serie. Questo sindaco, quello che noi abbiamo sostenuto, non ha funzionato e ad un certo punto abbiamo dovuto scegliere.Non è possibile amministrare senza fare nulla. E poi, ancora - ha aggiunto -non è riuscito a stabilire rapporti umani. In questi tre anni ha avuto tutta la parte amministrativa contro dai dirigenti Catia Panella e Filomena Sorrentino per arrivare al segretario generale, Giampaolo Santopaolo". L'ultimo dei Moicani, così come si è definito da solo, non ha lesinato schiaffi a nessuno partendo proprio dall'ex sindaco Giuseppe Ranalli che è stato definito un residuato bellico dipietrista. Nella lista nera anche l'ex presidente del consiglio, Franco Casciani definito uomo di cultura per il bimillenario. Non si è espresso sull'assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Goti seppur nominato ma ha incalzato sulle due donne: Roberta Salvati e Maria Cianfaglione che a detta di Di Masci si sono rivelate due delusioni. Battute anche per l'ex vice sindaco Luisa Taglieri e per l'ex consigliere Valerio Giannandrea. "Questo è stato un sindaco inadeguato - ha chiosato - noi scendiamo in campo perché sappiamo affrontare le battaglie. Il nostro sindaco avrà sicuramente il simbolo del Pd, dietro le spalle, ma se così non fosse prepareremo le nostre liste civiche e vinceremo anche questa tornata elettorale. Ho quasi 74 anni e comportamenti del genere in politica non sono accettabili".
Barbara Delle Monache
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