SULMONA - "Dal comunicato diramato nella giornata di ieri dal Comitato contro la centrale e il metanodotto ho avuto modo di rilevare l’invito perentorio , rivolto alla mia persona, a chiarire la posizione (“ci attendiamo che i rappresentanti dei medici , - uno di essi, il dott. Proietti, ha preso parte all'incontro di Pescara - chiariscano la loro posizione”). Non devo chiarire nulla poiché la mia posizione è sempre stata chiara, scientificamente corretta e supportata da dati scientifici"si legge in una nota giunta in redazione a firma di Maurizio Proietti.
"Il quesito specifico rivoltomi in qualità di rappresentante dei medici, mirato a conoscere se la centrale alimentata elettricamente abbia ripercussioni sulla salute, esige una risposta di tipo booleano e la nostra risposta è stata: ”no”. Ad ogni buon conto abbiamo chiesto e siamo in attesa che ci vengano forniti i dati tecnici e il progetto.
In aggiunta, è stato valutato il rischio sulla salute derivante dall’elettrodotto che alimenta la centrale e, al riguardo, non si può fare a meno di rilevare che, se considerate le fasce di rispetto, non si creano problemi di inquinamento da campi elettromagnetici. I rappresentanti della SNAM hanno precisato che, in caso di passaggio vicino ad abitazioni, si impegnerebbero a deviare il percorso dell’elettrodotto.
La SNAM si è mostrata disponibile a supportare progetti scientifici finalizzati a dimostrare quanto dalla stessa affermato sulla non nocività dell’ impianto. Ha, inoltre, accettato la proposta del presidente D’Alfonso di istituire un osservatorio permanente volto al monitoraggio delle attività della centrale è ciò al fine di garantire la salute dei cittadini. A tale gruppo di lavoro parteciperà permanentemente un rappresentante dei medici. Il presidente ha chiesto la garanzia che nel futuro non sarà usato il metano come combustibile per nessuna ipotetica variabile interveniente e i rappresentanti SNAM hanno garantito che sarà tutto formalizzato secondo le modalità prescritte.
Ma già questo non rientra nei compiti del medico.
Dopo le rassicurazioni dei tecnici della SNAM, non possiamo e non vogliamo entrare in disquisizioni tecniche riguardanti la sicurezza dell’impianto e del metanodotto relativamente al rischio sismico, idrogeologico o di altro genere poiché esula dalla nostra competenza.
Resta l’amarezza per tali considerazioni apprese dalla stampa, per vari motivi, tra i quali:
⦁ Avevo personalmente informato Mario Pizzola della convocazione all’incontro e di quanto sarebbe stato da me affermato riguardo l’impianto alimentato elettricamente.
⦁ Dopo diversi anni di incontri e spiegazioni scientifiche, rese semplici da un linguaggio accessibile anche ai non tecnici, permane una situazione di confusione evidentemente determinata dalla non comprensione della problematica.
Da quanto letto, rilevo che è necessaria maggiore chiarezza, evitando di confondere il metanodotto (inteso come tubazione) e centrale di spinta.
Il nostro parere personale sulla realizzazione dell’opera esula dal contesto specifico".
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