SULMONA - Chiuderà a fine ottobre il punto nascita del Santissima Annunziata, evidenziando ancora una volta il decadimento della sanità regionale e del Centro Abruzzo. A ribadire con forza il "no" alla chiusura la Fp Cgil e le Rsu Cgil della sanità che sottolineano:"E’ inaccettabile la sua chiusura che non tiene conto del diritto alla salute e alla nascita, ma che risponde unicamente a logiche matematiche in termini di spesa e a logiche politiche della regione Abruzzo
che, pur di rientrare dal commissariamento, taglia linearmente servizi ai cittadini anche in territori orograficamente complessi come il Centro Abruzzo". La Cgil pone diversi quesiti. Tra questi chiede del: Perché non sono stati fatti investimenti in tecnologia e in risorse umane?
Perché il punto nascita non è stato polo di attrazione per le partorienti?
Perché è stato lasciato morire senza introdurre elementi e politiche di rilancio e potenziamento? Domande alle quali secondo il sindacato potrebbero rispondere soltanto la politica a tutti i livelli e la direzione generale della Asl che non è riuscita porre la necessaria attenzione all’esigenza di potenziamento, rinnovamento e rilancio del reparto che, da alcuni anni ed in particolare sotto la gestione del DG, Silveri, è entrato in una fase di profondo decadimento. Una notizia che si aspettava da tempo e che, oggi, invita per l'ennesima volta alla mobilitazione e all’azione unitaria. Ma soprattutto la Cgil esitata il primo cittadino, Giuseppe Ranalli, a dimettersi perché a detta loro le promesse del presidente della Regione Luciano D'Alfonso e dell'assessore, Silvio Paolucci, per la nostra città, sono seguite solo mortificazioni e chiusure di servizi sanitari".
Barbara Delle Monache
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