ma è per le Istituzioni: per il governatore D’Alfonso, per l'assessore Mazzocca, per il vicepresidente Lolli, per il Sindaco di Sulmona Ranalli, per il presidente della Provincia De Crescentis e per la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati che in una Risoluzione assunta all’unanimità aveva previsto un Tavolo tecnico per l’individuazione di un percorso del metanodotto alternativo a quello individuato lungo le montagne dell’Appennino a causa del rischio sismico e quindi una delocalizzazione della centrale funzionale ad esso". Un'assurdità per un territorio sensibile. In chiosa al documento l'associazione scrive:"Uno schiaffo meritato per le istituzioni che, però, sono ancora in tempo per riscattare la loro credibilità: dato che il 23 giugno prossimo è previsto un ultimo incontro". E parafrasando un famoso detto:"Chi vivrà vedrà".
Barbara Delle Monache