I dati Ue - sostiene l' Isal - parlano chiaro: siamo negli ultimi posti in Europa nel consumo pro-capite di farmaci analgesici oppioidi e cannabinoidi, anche se i dati lasciano intravedere una nuova tendenza promettente per il loro uso corretto; in contrasto con questa scarsa appropriatezza farmaceutica siamo al primo posto nel consumo pro-capite di farmaci Fans, ovvero antinfiammatori non steroidei; l'uso prolungato di questi ultimi pero', oltre a essere meno efficace in gran parte delle malattie dolorose croniche , puo' produrre gravi danni a carico dell'apparato digerente, al fegato, oltre ad aumentare il rischio di insufficienza renale e di complicazioni cardiovascolari (ictus, infarto miocardico).A prodigarsi per la divulgazione della terapia del dolore, degli aspetti scientifici e delle applicazioni cliniche, e' proprio l'Isal che da anni si occupa della ricerca scientifica ma soprattutto della formazione dei medici. Attualmente, l'80 per cento degli specialisti italiani che operano nei Centri di Terapia del Dolore si e', infatti, formato presso la sede di Rimini dell'Istituto di scinze algologiche. Ed e' proprio per proseguire ed ampliare tale attivita' che Isal, in particolare grazie al vice presidente della Fondazione, professor Gianvincenzo D'Andrea, ha deciso di aprire una sede in Abruzzo per portare avanti un progetto di formazione europeo, con corsi in lingua italiana e inglese, rivolto a medici di tutta Europa. La Scuola di Sulmona sara' intitolata al professor Giovanni Leonardis, abruzzese, scomparso quattro anni fa, padre della Terapia del Dolore in Italia.
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mercoledì 27 maggio 2015
TAGLIO DEL NASTRO DELLA SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE SUL DOLORE CRONICO
I dati Ue - sostiene l' Isal - parlano chiaro: siamo negli ultimi posti in Europa nel consumo pro-capite di farmaci analgesici oppioidi e cannabinoidi, anche se i dati lasciano intravedere una nuova tendenza promettente per il loro uso corretto; in contrasto con questa scarsa appropriatezza farmaceutica siamo al primo posto nel consumo pro-capite di farmaci Fans, ovvero antinfiammatori non steroidei; l'uso prolungato di questi ultimi pero', oltre a essere meno efficace in gran parte delle malattie dolorose croniche , puo' produrre gravi danni a carico dell'apparato digerente, al fegato, oltre ad aumentare il rischio di insufficienza renale e di complicazioni cardiovascolari (ictus, infarto miocardico).A prodigarsi per la divulgazione della terapia del dolore, degli aspetti scientifici e delle applicazioni cliniche, e' proprio l'Isal che da anni si occupa della ricerca scientifica ma soprattutto della formazione dei medici. Attualmente, l'80 per cento degli specialisti italiani che operano nei Centri di Terapia del Dolore si e', infatti, formato presso la sede di Rimini dell'Istituto di scinze algologiche. Ed e' proprio per proseguire ed ampliare tale attivita' che Isal, in particolare grazie al vice presidente della Fondazione, professor Gianvincenzo D'Andrea, ha deciso di aprire una sede in Abruzzo per portare avanti un progetto di formazione europeo, con corsi in lingua italiana e inglese, rivolto a medici di tutta Europa. La Scuola di Sulmona sara' intitolata al professor Giovanni Leonardis, abruzzese, scomparso quattro anni fa, padre della Terapia del Dolore in Italia.