
SCANNO -
Erano tre le glorie:"La Piaja"; "San Martino" e "Cardella". Quelle che, ieri sera, Scanno ha voluto dedicare a San Martino e soprattutto ai pastori di un tempo. Uno spettacolo rarissimo che per tre ore piene ha illuminato ieri sera tutte le montagne del piccolo centro lacustre. La leggenda narra, infatti, che le glorie venivano accese la notte tra il dieci e l'undici novembre prima che i pastori partissero per la transumanza invernale. Era un modo per chiedere che la stagione fosse meno rigida per i loro pascoli. Una tradizione che si tramanda di generazione in generazione che unisce l'intero centro lacustre. Suggestiva. Bella da vedere ma soprattutto da vivere.
Le glorie sono dei grandi falò, alti circa 14 metri, composte di legna e ceppi di montagna. Si accendono all'imbrunire e in un attimo Scanno diventa un vero presepe. Giorni di lavoro per gli organizzatori che non perdono il loro momento di "Gloria" sfidandosi simbolicamente tra i vari rioni del paese. Un momento goliardico che non fa altro che aggregare ma questo nei piccoli centri è scontato.
Barbara Delle Monache