SULMONA - Il Presidente A.I.A.S. di Sulmona Sante Ventresca ha comunicato nel corso di una conferenza stampa, che il Centro Diurno di via Torrone nel quale accogliere ragazzi disabili una volta terminato il percorso scolastico, per evitarne l’istituzionalizzazione o che rimanessero a casa a totale carico delle famiglie, è tornato dal 1 novembre ad essere operativo.Questo grazie alle offerte del 5X1000 che ha pemesso di raccogliere circa 16 mila euro e anche al contributo comunale pari a 9400 euro.Il servizio era stato interrotto per mancanza di fondi dal giugno del 2013.Il centro, di 500 mq, è privo di barriere architettoniche, con laboratori, palestra, refettorio; l’Associazione ha riattivato il servizio di trasporto dei disabili con un proprio minibus.
Attualmente sono tre i dipendenti(tra cui l'autista) che sono tornati a lavoro.Il Centro è attualmente aperto dalle 9.00 alle 13.00; è intenzione dell’Associazione di somministrare anche il pasto e prolungare l’orario fino alle 14.30 per riaccompagnare i ragazzi a casa alle 15.00, particolarmente per quei genitori che lavorano entrambi.
Nei laboratori si realizzano lavori in albastro ceramico di alto prestigio artistico, in considerazione del fatto che il Direttore volontario delle attività è il Professore di Disegno e Storia dell’arte, Sante Ventresca, scultore e Presidente dell’Associazione, che da quindici anni impegna il suo tempo 12 ore al giorno.
L’A.I.A.S. onlus da anni rivendica la riattivazione regionale socio-sanitaria, come era negli anni settanta, perché un diversamente abile dalla nascita deve essere supportato dalla sanità, perché deve essere curato e abilitato (ad es., spastico, down, cerebroleso, autistico, ecc), e dal sociale per l’aiuto alla famiglia e allo stesso disabile, come scuola, trasporto e assistenza nel periodo scolastico, ed anche attivazione dei Centri Diurni autorizzati all’esercizio e tecnicamente idonei, dopo la scuola, ed adeguate Strutture Residenziali, alla morte o mancanza di uno o entrambi i genitori.Tutti i genitori interessati possono prendere appuntamento per una visita del Centro e per l’iscrizione e la frequenza gratuita; l’Associazione è in attesa della retta socio-sanitaria della Regione Abruzzo, come avviene per tutti i Centri Diurni regionali finanziati attualmente dalla sanità.
RESIDENZA PER DISABILI “VILLA GIOIA A.I.A.S. ONLUS”
Un DOPO DI NOI e Durante noi in caso di necessità
SR 479 per Scanno a 1 Km circa da Sulmona
L’A.I.A.S. Onlus è riuscita ad acquistare 10.000 mq di terreno nell’agosto 2006, con contributi ottenuti da simpatizzanti, volontari e donazioni di oggetti d’arte realizzati dai ragazzi del “Centro Diurno”.Il progetto grafico e per ottenere il contributo dall’Unione Europea (L.470/2001 e deliberazione GR n.695 del 2004) è stato ideato e realizzato volontariamente dal Presidente del Consiglio Direttivo A.I.A.S. di Sulmona, Prof. Sante Ventresca.
La somma dell’Unione Europea è stata di €.611.000,00; è stato necessario reperire il 20% per arrivare alla somma totale di €.784.500,00 per la realizzazione di 1.000 mq di costruzione e l’arredamento di tutta la Residenza: €.156.000,00 sono stati elargiti all’A.I.A.S. dal Presidente, Dott. Marotta, e dai consiglieri, tra i quali il Dott. Taglieri, attuale Vice Presidente, della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila.
La BCC di Pratola Peligna ha donato €.11.000,00 per la realizzazione dei 2.000 mq di parco verde.
"Il tenace impegno e lavoro dei componenti dell’Associazione, in particolare del Presidente, che hanno lavorato per quattro anni 12 ore al giorno, hanno permesso che tutto ciò diventasse realtà.
Da tutto ciò si evince che l’Associazione è riuscita a ricevere contributi da diverse fonti; si ringraziano tutti per aver aderito alle richieste per un’opera di così alto valore sociale: il Presidente, volontario e genitore, ha giustamente pensato insieme a tutti i soci di realizzare un sogno; tutte le sezioni A.I.A.S. in Italia (Vd. Rivista A.I.A.S.) sono sprovviste di tale realtà:
1- purtroppo, dopo di noi non andare a ricoverare i figli a cento-duecento km lontani dall’ambiente di origine e dalle famiglie;
2- aprire una struttura simile nel nostro territorio significa anche venire incontro al problema disoccupazione che attanaglia il comprensorio peligno, perché attualmente le persone sono ricoverate presso strutture lungo la costa con rette a carico della Regione;
3- alla nuova Giunta regionale è stato chiesto che le rette siano di tipo socio-sanitario; l’Associazione si augura che presto sia varata la legge intrapresa che stabilisca le figure professionali necessarie ed il costo adeguato ad una buona assistenza 24 ore su 24, con personale qualificato, per persone prive si sostegno familiare e/o in caso di necessità e quelli che per motivi di distanza, una volta terminata la scuola pubblica, non possono frequentare i Centri diurni.
La struttura a regime potrebbe ospitare circa 20 persone con un eventuale assunzione di 25 dipendenti".