L’Associazione “Orsa Pro Natura Peligna” invita gli Enti convocati a partecipare alla Conferenza dei Servizi del 12 novembre c.m., ribadisce la necessità di mantenere il diniego dell’intesa da parte della Regione
e segnala agli Enti convocati l’approvazione, votata il 28.10.2014 dal Consiglio della Regione Abruzzo, di un emendamento alla L.R. del 28 aprile 2014 n.26 (disposizioni regionali per il coordinamento della pianificazione paesaggistica con gli altri strumenti di pianificazione) e all'art. 14 della L.R. n.96/96, con il quale s'individua il termine di sei mesi per superare l'intesa negata tra Regione e Governo. In sostanza, sulle opere per le quali e' stata negata l'intesa, la legge prevede che la soluzione individuata venga valutata e comparata entro sei mesi, di concerto con gli organi statali competenti e in ottemperanza al principio di leale collaborazione, con soluzioni alternative elaborate dalla Regione.
L’Associazione segnala inoltre le illegittimità dell’iter amministrativo che hanno consentito la convocazione della conferenza dei servizi:
SCHEDA RIASSUNTIVA: Il gasdotto Brindisi - Minerbio (BO) di 687 km, con centrale di compressione e spinta ubicata nel Comune di Sulmona (AQ), è un'opera progettata dalla Snam Rete Gas nel 2004, attraversa 10 Regioni e si compone dei seguenti lotti funzionali :
Massafra - Biccari di 194,7 km;
Biccari - Campochiaro di 70,6 km;
Sulmona - Foligno di 167,7 km;
Foligno - Sestino di 113,8 km;
Sestino - Minerbio di 142,6 km.
La Commissione nazionale V.I.A. ha espresso parere favorevole, pur in presenza di VIZI PROCEDURALI in quanto la Snam ha suddiviso l'opera, denominata "Rete Adriatica", in più segmenti pur trattandosi di un'opera incardinata su un unico tracciato dal sud fino all'Italia settentrionale le cui parti sono funzionalmente connesse e quindi facenti parte di un unico progetto, aggirando in tal modo l’obiettivo delle Direttive 85/337/CEE e 97/11/CEE concernenti determinati progetti pubblici e privati.
Pertanto, l'autorizzazione alla realizzazione e all'esercizio dell'opera avrebbe dovuto essere assoggettata a preventivo e vincolante procedimento di V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica - direttiva n. 42/2001 CE) in quanto considerata "piano o programma", nonché ad un unico procedimento di V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale, direttive n.85/337/CEE e n.97//11/CE), in quanto considerata "opera unitaria". La prassi amministrativa seguita è quindi in palese violazione delle disposizioni comunitarie e nazionali che impongono la valutazione complessiva degli interventi proposti.
Inoltre il progetto della Centrale, oggetto della Conferenza dei Servizi, ha utilizzato il Decreto VIA e il Decreto di Pubblica Utilità rilasciati per l’intera Opera “Metanodotto e Centrale” pur non avendo la stessa finalità: Il Ministero dello Sviluppo Economico non poteva autorizzare lo sdoppiamento della procedura autorizzativa (né il Ministero dell’Ambiente dare il nulla osta) perché in tutta la documentazione tecnica prodotta dalla Snam la Centrale di compressione di Sulmona è sempre stata considerata “a supporto” del metanodotto (e non per smaltimento di gas di stoccaggio in località Fiume Treste) e perché i due decreti sulla Compatibilità Ambientale (VIA) e sulla Pubblica Utilità non sono relativi a due opere distinte, ma ad un’opera unica denominata “Metanodotto Sulmona-Foligno e Centrale ci compressione gas di Sulmona”.
La Commissione VIA ha inoltre espresso parere favorevole pur rilevando evidenti e gravi carenze progettuali dell'opera, come la mancanza di studi sismici di dettaglio, rilegandoli a Prescrizioni:
Il tracciato del gasdotto "Rete Adriatica" si snoda lungo le depressioni tettoniche dell'Appennino centrale, uno dei territori più altamente sismici dell'intera penisola come dalla < Mappa di Pericolosità Sismica del Territorio Nazionale>. Anche la Centrale di compressione e spinta, prevista a Sulmona, insiste su una zona sismica di 1° grado, con una Magnitudo massima attesa di 6.6-6.7 a causa di due segmenti di Faglia attiva paralleli, affioranti sul Monte Morrone, per una lunghezza di 23 Km; la faglia affonda nel sottosuolo della Valle Peligna fino a 15 Km di profondità.
La Commissione nazionale V.I.A., riconoscendo che sia il metanodotto che la centrale "si trovano in un territorio ad elevata pericolosità sismica" ha imposto una serie di prescrizioni che in ogni caso non potranno eliminare ma solo - lo scrive la stessa Commissione - "ridurre la vulnerabilità della condotta in caso di sisma".
Si invoca pertanto il principio di precauzione, sancito dal trattato istitutivo della Comunità Europea e recepito nella legislazione italiana dal D. Lgs. 152/06.
Maria Clotilde Iavarone (presidente di “Orsa Pro Natura Peligna)
Sulmona 10.11.2014
APPENDICE : Gli Enti interessati sono:
-Ministero dell’ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali – Roma
-Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo –Direz. Gen. per il Paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee-Roma
-Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo- Sopraintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici dell’Abruzzo- L’Aquila
-Comando Militare Esercito “Abruzzo”- L’Aquila
-Ministero dello Sviluppo Economico Ispettorato territoriale-Abruzzo e Molise – Sulmona
-Regione Abruzzo Presidenza Giunta Regionale – L’Aquila
-Regione Abruzzo Direzione Affari della Presidenza, Pol. Legislative e Comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazioni Ambientali, Energia-L’Aquila
-Coordinamento Provinciale CFS-Ispettorato Ripartimentale delle Foreste- L’Aquila
-Provincia dell’Aquila- Dip. III –Svil. e Controllo del Territorio-Sett. Ambiente, Urbanistica-L’Aquila
-Provincia dell’Aquila. Dip. III -Svil. e Contr. Del Territorio- Viabilità, Logistica, Prot. Civile- L’Aquila
-Comune di Sulmona- Sulmona
-S.A.C.A. Servizi Ambientali Centro Abruzzo S.p.a.- Sulmona
-ENEL DISTRIBUZIONE S.p.a. – Sulmona
-Consorzio di Bonifica Interno “Bacino Aterno Sagittario”- Pratola Peligna
-Comunità Montana Peligna zona F- Sulmona