SULMONA -"Non è accettabile annullare una riunione quattro ore prima, soprattutto se l’appuntamento era stato fissato con largo anticipo.Ancora meno accettabile è ipotizzare che per il Sindaco Ranalli la “Questione Punto Nascita” non è tra le priorità di questa amministrazione, perché Sulmona, nell’urgenza della riforma, non può permettersi neanche un giorno di ritardo"si legge in una nota a firma di Sbic Sulmona."E’ di due settimane fa la convocazione dell’incontro da parte del Sindaco: 3 ottobre 2014, ore 16,30. Incontro nel quale si sarebbe dovuto definire il contenuto e la strategia condivisa dai diversi soggetti interessati (sindaci, sindacati, associazioni) per difendere e potenziare il Punto Nascita, affinché si definissero le richieste da inviare alla Regione.
Negli ultimi mesi, nel disinteresse dell’Amministrazione, sono state elaborate diverse proposte, spesso con sacrificio personale di volontari e operatori sanitari. Un intenso lavoro che ha portato alla redazione di un progetto credibile per far diventare il Punto Nascita un centro di eccellenza per l’intera regione. Ma l’urgenza di formalizzare le proposte è stata vanificata dal primo cittadino che ha ritenuto di dover rinviare di una settimana l’incontro.Sulmona Bene in Comune ricorda al Sindaco che il 31 dicembre 2014 scadono i termini per l’adozione del regolamento da parte delle Regioni per la “Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”, come stabilito nella conferenza permanente tra Stato Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano il 5 agosto 2014.Anche se le Regioni avranno un triennio (2014/2016) per rendere operativo il regolamento, le regole del gioco saranno stabilite entro dicembre.Per questo SBiC chiede al Sindaco: come pensa di far valere l’adozione delle Linee Giuda del Percorso Nascita prevista nel regolamento, come UNICA VERA ARMA DI SUCCESSO per il futuro del Punto Nascita dell’ospedale di Sulmona, se a meno di 3 mesi dalla scadenza dei termini non è una priorità tra le priorità?Sulmona Bene in Comune non ci sta a subire l’unica tesi, oggi presente nella discussione, ossia quella per cui siano solo i numeri (chiusura per i punti nascita con numero di parti inferiore a 500) a dettare le regole.Sulmona bene in Comune ritiene, invece, che la questione sia prioritaria per la città e il suo vasto comprensorio e, per questo, considera dannoso il rinvio dell’incontro al 9 ottobre, perché la proposta alla Regione avrebbe dovuto essere pronta già da tempo. Per non ridursi, all’ultimo momento, ad elemosinare l’ennesima improbabile deroga".
SBiC Sulmona
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