SULMONA - "Abbiamo lavorato costruttivamente per la città quando eravamo minoranza e contiuneremo a farlo in maggioranza.La decisione è arrivata dal momento in cui questa città si è trovata davanti ad un bivio, quello di mandare a casa Ranalli o tentare di proseguire con l'amministrazione"ha detto Di Ianni."Sulmona non si puo' permettere in questo momento di vivere un commissariamento - ha sottolineato Di Ianni- ha biosogno di continuità amministrativa, non sto parlando di continuità politica.
Questa è una posizione non personale ma condivisa dalla lista civica Il Popolo di Sulmona"ha aggiunto.Alla domanda delle critiche arrivate da Lorenzo Fusco, che gli ha chiesto di abbandonare la lista, Di Ianni ha risposto."Potrei chiedergli io di andarsene, ma non è questo il punto.Se Fusco chiede che Di Ianni deve abbondanare la Lista, è un suo diritto chiederlo, ma è anche un suo dovere chiederlo non a Enea Di Ianni ma all'assemblea, che è fatta di persone libere che potranno decidere in piena coscienza.Quando l'assemble deciderà Enea Di Ianni farà le sue riflessioni.Il mio pensiero è quello di condividere le scelte al 99% della lista "Il Popolo di Sulmona".Io credo che l'amministrazione non debba continuare ad amministrare, ma lo deve fare rivedendo alcuni tratti di mandato.Ci siamo seduti a tavolino abbiamo individuato delle priorità e dei tempi.Dovremo seguire questo ritmo di lavoro e se non accadrà ognuno si riprende la propria libertà.Ma io sono convinto che ci sarà molta responsabilità"ha continuato Di Ianni."Io non sono passato nel PD, ma il Popolo di Sulmona appoggia solo l'amministrazione.Credo che vadono ricercate quelle collaborazioni per il bene della città.Adesso rappresento me stesso e la lista con il quale abbiamo deciso questa strategia".