Questa volta ad essere coinvolti nella visita all’ex Campo di concentramento per prigionieri di guerra della frazione sulmonese di Fonte D’Amore saranno oggi 16 aprile gli alunni della terza media dell’Istituto comprensivo di Castel di Sangro. La proposta di questa uscita didattica è stata fin da subito accolta con entusiasmo dal Dirigente scolastico e dai docenti dell’istituto che hanno pensato, con la loro adesione, di celebrare il centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale,
triste anniversario che ricorre quest’anno e il settantesimo anno dalla liberazione dell’Abruzzo dall’occupante tedesco nel giugno del 1944.
Il campo di concentramento di Fonte d’Amore infatti, tra il 1916 e i primi mesi del 1919, ospitò deportati dai vari teatri della Prima Guerra Mondiale e, più tardi, nel corso del secondo conflitto mondiale dal 1940 al 1943, i prigionieri inglesi, americani e jugoslavi catturati prevalentemente nella campagna d’Africa e nei Balcani. A distanza di poco più di un mese dalla visita al Campo 78 dell’Istituto Serafini di Sulmona, gli alunni dell’Istituto comprensivo di Castel di Sangro, partners del progetto “Bosnia”, contribuiranno con grande slancio emotivo e immensa generosità donando di propria mano una somma di denaro che verrà interamente devoluta alle scuole bosniache per l’acquisto di arredi scolastici. La visita guidata rientra, infatti, in un più ampio progetto internazionale promosso dall’associazione Terra Adriatica, impegnata nella raccolta di fondi e aiuti per la ricostruzione di scuole dei villaggi di Hasanovići, Čelebići, Studenčica, Solakova, in Bosnia Erzegovina. A cento anni esatti dall’inizio di una guerra che vide schierate Bosnia e Italia l’una contro l’altra, questo ambizioso progetto si rivolge ai più piccoli cittadini dell’una e dell’altra sponda dell’Adriatico con l’obiettivo di ricostruire ponti di reciproca comunicazione e solidarietà , spesso invisibili, ma più solidi, resistenti e duraturi di molti altri costruiti in pietra.
L’accesso al sito è stato reso possibile dalla disponibilità con cui il personale della Soprintendenza per i Beni storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo a Sulmona, coadiuvato dalla Dott.ssa Anna Rita Glisenti e dal Dott. Diego Bucci , ha organizzato e coordinato con la nostra Associazione gran parte dei dettagli riguardo la visita al Campo militare di Fonte d’Amore. La mediazione della Soprintendenza con gli uffici preposti dell’Esercito Italiano, custode del sito in questione, è stato uno dei passaggi più importanti, frutto di un lungo lavoro predisposto già da diversi mesi, per l’ottenimento dei permessi necessari per l’accesso al sito militare. Inoltre, i membri dell’Associazione Volontari delle Frazioni che, oltre a supportare la nostra associazione nella logistica delle scolaresche in visita al Campo78, hanno attivamente contribuito alla ri-valorizzazione del territorio ed al recupero di alcune aree pedemontane comprese quelle adiacenti all’ex campo di concentramento: uno dei risultati più brillanti del lavoro dei Volontari delle Frazioni è il recente recupero dell’area antistante al Campo di Fonte d’Amore, dove sorge la Fontana della Vittoria, costruita nel 1833 in epoca Borbonica ed intitolata nel 1919 all’Italia che esce “vittoriosa”, ma devastata, dalla Guerra.
La visita guidata come occasione di riflessione sulla storia e sul patrimonio culturale locale, è un’idea dell’Associazione Terra Adriatica, giovane realtà no profit che opera sul territorio con numerosi progetti frutto del lavoro di squadra di tutti coloro che ne condividono le intenzioni statuarie.
A guidare i gruppi nella visita sarà Mario Setta, professore di Storia e Filosofia, coautore, insieme ad altri stimati nomi della ricerca storica contemporanea, di vari testi sulle vicende legate al Campo 78, e consigliere dell’associazione culturale “Il sentiero della libertà - Freedom Trail”.