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PRATOLA - Nell'ambito dei festeggiamenti di Maria SS. della Libera ieri si è svolta ieri sera
la prima edizione della rievocazione storica del ritrovamento del quadro della madonna della Libera.La drammaturgia della rievocazione è stata scritta da Rosa Carducci promotrice della manifestazione."Abbiamo voluto riassumere proprio la storia della leggenda del ritrovamento del quadro della Madonna della Libera legato ai buoi e alla liberazione di Pratola dalla peste e l'inizio del culto mariano a Pratola Peligna"ha spiegato l'organizzatrice."In particolare è stata rappresentata la disputa che avvenne nel 1540, per il trasporto proprio dell'effigie, tra l'abate di Santo Spirito a Maiella dei Celestini il vescovo di Sulmona Valva e il procuratore della Chiesa Matrice di Pratola Peligna.
Ci fu proprio una disputa su dove collocare l'effigie e la leggenda ci racconta che il carro trainato dai buoi si fermo proprio qui dove oggi sorge il Santuario"ha ricordato la Carducci."Questa volta i buoi si sono fermati prima, evidentemente vorranno il santuario più sopra"ha
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il momento in cui i buoi si sono fermati |
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il quadro della madonna |
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i portatori volontari del carro che hanno sostituito i buoi |
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la rievocazione storica |
commentato scherzosamente la Carducci.Infatti durante il percorso di fede appartenente proprio ai Celestini, in cui rientra anche la Chiesa della Madonna della Neve da dove è partito il corteo, i buoi si sono fermati e non hanno voluto più procedere malgrado i tanti tentativi di farli camminare da parte del proprietario.Gli organizzatori a questo punto sono stati costretti a staccare il carro dai buoi, che è poi stato portato da sei volontari del posto che si sono di fatto sostituiti ai buoi stessi.Lungo il tragitto ci sono delle piccole cappelle dedicate alla Madonna e i due buoi, di cui il più riluttante pare fosse femmina e per altro incinta, si sono fermati in prossimità di via Carso, tra la cappella della Madonna di Loreto e la chiesetta di San Leonardo che appartenevano entrambe ai Celestini."Non erano abituati al clamore, alla gente e ai flash" hanno spiegato i proprietari che non hanno nascosto la propria delusione.
Successivamente il corteo storico, senza buoi, è giunto sul sagrato del santuario dove si è svolta la manifestazione con una notevole presenza di pubblico.Soddisfatto il presidente del comitato festeggiamenti Luca Colaiacovo."Ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato a realizzare questa bellissima manifestazione, speriamo di proseguire anche il prossimo anno, in futuro dovrà diventare la prima attrazione di Pratola Peligna perchè noi abbiamo un santuario e abbiamo una storia"ha spiegato Colaiacovo. "Volevamo fare qualcosa di importante per la Madonna della Libera da molto tempo, questo è un progetto che infatti risale a diversi anni fa dell'architetto Renzo Di Cesare.Abbiamo cercato di realizzarlo con lo scomparso Emiliano D'Andreamatteo, quest'anno ci siamo riusciti e speriamo che in futuro migliori sempre più"ha concluso Colaiacovo.
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la testa del corteo |