"Gli errori del PD, per aver candidato tre persone e per altro ancora, sono oggi oggetto di una discussione interna.Le politiche di fine febbraio, invece, hanno sancito, a Sulmona come altrove, che il Movimento 5 stelle è il primo partito, il PDL il secondo partito, solo al terzo posto il PD. L’IDV si è di fatto dissolta e SEL mantiene i suoi consensi"spiega Nannarone.
"La riflessione ovvia è che con gli stessi numeri, replicati alle amministrative, il centrosinistra rischia di non andare neppure all’opposizione.Da qui la necessità di allargare la coalizione ad altri soggetti.Da qui la necessità di verificare se il candidato scelto da primarie indette da soli tre partiti, possa o meno raccogliere i consensi anche di altri partiti e gruppi che non hanno partecipato alle primarie.
Se ciò dovesse accadere, il centrosinistra allargato avrebbe buone possibilità di vincere, se invece chi non ha partecipato alle primarie non volesse riconoscerne l’esito, è chiaro che la situazione diverrebbe assai più complessa: vincere o partecipare?Nulla di strano, quindi, se all’interno di un grande partito come il PD si discuta di come affrontare le prossime elezioni anche con posizioni diverse.
Questo il mio pensiero, le mie riflessioni non solo di dirigente del PD ma di persona che ha a cuore la vittoria del centrosinistra come unica speranza per la Città.
Vittoria che si può ottenere solo ampliando la coalizione"conclude la Nannarone.
Teresa Nannarone
Vice segretaria e portavoce PD