"Politi è un candidato credibile al di sopra delle parti in quanto non è espressione politica di un partito o di un movimento in particolare"afferma il coordinamento di Sulmona Democratica."Il sindaco deve essere scelto in base alla credibilità sociale.Politi possiede questa caratteristica oltre a quella culturale e professionale.La sua
un'attenzione particolare alle politiche sociali.Bisogna creare dei momenti di aggregazione, concentrarsi sulle politiche giovanili e favorire l'integrazione degli extracomunitari, che costituiscono una parte importante del nostro tessuto sociale" ha proseguito Mastrogiovanni."Sulle politiche territoriali l'importante è che la politica non si concentri solo nei confini di Sulmona, ma che in qualche modo vada anche oltre.Credo che Carrara, nella sua ultima analisi, abbia centrato alcuni aspetti di rilevante e notevolissima importanza.E' necessario che in qualche modo ci sia una sinergia tra i vari territori circostanti a Sulmona.Non possiamo pensare ad un'offerta turistica circoscritta al capoluogo peligno, ma un'offerta sinergica con i vari territori come l'alto sangro e l'alto sagittario, per citare un esempio concreto.Nell'attuazione del programma credo che Sulmona Democratica debba proporre un'assessorato per la coesione territoriale in modo che le politiche vengano osservate quotidianamente" ha concluso Mastrogiovanni."Si avverte uno sgretolamento della credibilità della nostra classe politica, anche dal suo interno, e noi è da qui che vogliamo partire, dalla credibilità e dalla meritocrazia" ha affermato Eleonora Mesiano."Gli sforzi esclusivamente individuali e personali della politica cittadina, sono uno scarso
carburante per far ripartire il motore della nostra citta’.Noi crediamo nella squadra e nella necessità di dover cambiare direzione, abbandonare quella che ci ha condotti in questo deserto, e prenderne un’altra diretta verso nuovi obiettivi fattibili e immediati che rispondano alle vere esigenze del territorio e dell’intero comprensorio peligno"ha aggiunto la Mesiano."Non si può far passare il messaggio che basta il simbolo di un partito nazionale per uscire dalle tenebre in cui siamo precipitati a Sulmona: dietro una bandiera di partito qui da noi, non c’è ne Bersani, ne Berlusconi ne altri, ma le stesse persone che non sono riuscite a far uscire Sulmona da questa paralisi"ha concluso la Mesiano."Gli interventi sulle vicende Snam, tribunale, terremoto, ospedale, non hanno visto una partecipazione capitanata da questa amministrazione cittadina" ha ricordato Antonio Carrara."Sulmona deve ricoprire un ruolo di capofila , aspettativa che esiste da tempo ma che fino ad ora è stata disattesa.Questa città per anni ha avuto problemi ad essere amministrata, oggi non se lo può più permettere di essere gestita cosi timidamente" ha aggiunto Carrara."Il messaggio di Sulmona Democratica è diverso nel concetto per cui bandisce le logiche delle contrapposizioni politiche, e intende invece abbracciare le logiche collaborative"ha concluso Carrara.