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mercoledì 28 novembre 2012

"RIPENSIAMO IL TERRITORIO", MASCI "LE IDEE DI BARCA LE STIAMO ATTUANDO DA TEMPO"


(INTERVISTA VIDEO MINISTRO BARCA -ieri)
SULMONA  -  "Abbiamo gia' inserito nei Fas un fondo di oltre 5 milioni e mezzo di euro da assegnare all'Unione dei Comuni". E' quanto afferma oggi l'assessore regionale agli Enti locali, Carlo Masci, in seguito alle sollecitazioni del Ministro alla Coesione territoriale, Fabrizio Barca,  riguardo l'unione di 60 municipalita', espresse ieri a Sulmona nel corso di un convegno organizzato dall'associazione "Ripensiamo il territorio", in un
gremito liceo scientifico "Fermi". Secondo il Ministro (intervista video)"Il futuro passa attraverso alleanze e coalizione di Comuni", facendo riferimento non solo ai risparmi in termini di costi.  "Ci sono benefici, ma il mio ambito di interesse sono le alleanze di sviluppo" ha detto, rimarcando la necessità di dare rilievo alle aree interne del paese, in quanto si possono fare progetti solo alleandosi. Crede nel comune unico anche Fabio Spinosa Pingue, presidente di Confindustria L'Aquila, il quale nel sottolineare come "non solo l'impresa, ma si necessita anche di una amministrazione virtuosa" ha chiesto alla Regione di destinare una parte dei fondi alla fusione dei Comuni.
IL CONVEGNO
Una manifestazione partecipata quella di ieri, in cui sono state ascoltate anche le testimonianze di giovani studenti di Sulmona, Popoli e Castel di Sangro, preceduti dal preside del  Fermi, Massimo Di Paolo, il quale ha evidenziato il ruolo della scuola come startup territoriale, come fulcro di organizzazione dei giovani.  Secondo il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano "l'idea dell'accorpamento  dei Comuni significa cominciare a parlare con una voce più alta. La frammentazione penalizza e ritengo che quest'area che è centrale nell'Abruzzo anche storicamente, abbia potenzialità straordinarie, ma gli abitanti però devono capire che bisogna essere uniti". Si sono susseguiti gli interventi del  professor Calafati, del politecnico delle Marche, di Umberto Costantini, giovane consigliere comunale di Spilamberto che ha illustrato la sua esperienza, professor Fabrizio Politi, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale a L'Aquila e il Professor Roberto Mascarucci, della Facoltà di Architettura Chieti-Pescara. Presenti diversi sindaci dei paesi del centro Abruzzo, insieme a rappresentanti delle associazioni cittadine.
CHE COS'E' RIPENSIAMO IL TERRITORIO
Il movimento Ripensiamo il Territorio era nato l'estate scorsa (clicca qui)  sul motto L'unione fa la forza. Un progetto pilota al fine di creare una grande municipalità che abbracci l'intero centro Abruzzo verso una stessa direzione. Legare paesi a 100 chilometri di distanza per fare fronte comune inglobando i 90 mila abitanti, da Castel di Sangro a Torre de' Passeri e Tocco da Casauria, passando per Popoli e per i centri più grandi come Sulmona e Pratola Peligna. Si tratta di un progetto pilota, unico in Italia.

ASSESSORE REGIONALE MASCI

"Ci fa piacere - prosegue Masci - che il Ministro Barca abbia le nostre stesse idee sul ruolo dei Comuni e sulle loro capacita' di fare sistema per dare maggiori servizi ai cittadini. Le parole del ministro Fabrizio Barca ci spingono ancor di piu' a proseguire un cammino intrapreso gia' da quattro anni, da quando cioe' la Regione sta accompagnando i Comuni in questa fase complessa di un percorso alla fine del quale la governance sui territori sara' completamente ridisegnata. Per raggiungere l'ambizioso obiettivo la Regione ha lanciato un chiaro segnale 'nessun Comune sara' lasciato solo nel cambiamento' ed ha investito risorse da assegnare nei prossimi tre anni, abbinate alle consuete risorse regionali, per raggiungere il risultato".
 "Le idee di Barca le stiamo  mettendo in campo da tempo, tanto che sin dalla fine dell'anno in corso alcune importanti funzioni dovranno essere accorpate dai Comuni minori. E' un passaggio - conclude Masci - molto importante quello che abbiamo impostato perche' tutti ne otterranno vantaggi, dagli Enti che potranno usufruire di finanziamenti ad hoc (oggi quasi inesistenti) ai cittadini che potranno contare sulla migliore qualita' dei servizi". g.s.