della capitale con striscioni per dire no alla soppressione del tribunale di Sulmona. A Roma anche
la vicepresidente della Provincia dell'Aquila e il primo cittadino del capoluogo peligno, insieme al consigliere avvocato Masci. Hanno sfilato nella piazza romana fino alle 13 insieme ad altre delegazioni provenienti da tutta Italia, protestando per la stessa causa, insieme agli avvocati di Lanciano, Vasto e Avezzano, i quali erano in maggioranza, tutti contro la chiusura dei tribunali minori. Gli avvocati si dicono pronti a ricorrere alla Consulta e alla Corte dei Conti per continuare la battaglia contro la chiusura di centinaia di uffici giudiziari minori. "Gli aspetti di illegittimita' costituzionale di questa riforma sono palesissimi, perche' si tratta di una legge priva di valutazione razionale e preventiva", afferma il presidente dell'Organismo unitario dell'Avvocatura, Maurizio de Tilla, interpellato a margine di un'audizione in Commissione Giustizia della Camera, il quale, nel prossimo Consiglio comunale straordinario a Sulmona interverrà per spiegare la situazione, come ha riferito Anna Berghella di ritorno dal sit in. Alle 15.30 è previsto, da programma, il ritorno in patria. Prosegue la raccolta firme nel palazzo di Giustizia di piazza Capograssi e nelle residenze municipali, per la proposta di legge di iniziativa popolare sulla riforma della geografia giudiziaria. Le firme potranno essere apposte Prossima manifestazione non di piazza, ma concreta, il 27 luglio, quando i legali si riuniranno nei Fori accorpati, quindi nel nostro caso e in quello marsicano si andrà all'Aquila, dove verrà simulata una giornata di udienza e di accesso alle cancellerie, a cui parteciperanno anche cittadini, amministratori, forze politiche e sindacati.
MERCOLEDI 25 LUGLIO I SINDACI DEI 4 TRBUNALI MINORI ABRUZZESI AL SENATO
SULMONA - Sindaci in “udienza” dal Pd per strappare il sostegno alla causa dei Tribunali abruzzesi a rischio cancellazione: faccia a faccia in agenda mercoledì 25 luglio alle 14 al Senato, dove i 4 primi cittadini, Giovanni Di Pangrazio, (Avezzano) Luciano Antonio Lapenna, (Vasto) Mario Pupillo (Lanciano) e Fabio Federico (Sulmona) incontreranno i capigruppo al Senato e alla Camera dei Deputati, Anna Finocchiaro e Dario Franceschini. Il vertice promosso dal consigliere regionale del Pd, Giuseppe Di Pangrazio -dopo il patto siglato dai 4 sindaci al Municipio di Avezzano- al quale parteciperanno i parlamentari abruzzesi, (Giovanni Legnini, Lanfranco Tenaglia e Giovanni Lolli) capitanati dal Senatore Franco Marini ha un preciso obiettivo: ottenere il sostegno dei partiti, in questo caso il Partito democratico ai massimi livelli istituzionali, per la corretta applicazione del comma 5 Bis dell’articolo 1 della legge 14 settembre 2011 n. 148 recante delega al governo per la riorganizzazione degli uffici giudiziari sul territorio nazionale: “per gli effetti prodotti dal sisma del 6 aprile 2009 sulle sedi dei tribunali di L'Aquila e Chieti il termine di cui al comma 2 per l'esercizio della delega relativamente ai soli tribunali delle province di L'Aquila e Chieti, ovvero Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano, è differito di tre anni”.
Il gioco di squadra punta a “mettere in mora” lo schema di decreto legislativo approvato dall'esecutivo Monti. “L'azione del governo sui tribunali abruzzesi è palesemente incostituzionale”, sottolinea il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio, “poiché viola l’articolo 76 della Costituzione, ed eccede i limiti della legge-delega”. I primi cittadini hanno lanciato un appello a tutte le forze politiche, affinché nelle Commissioni Giustizia del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati emettano “parere negativo in ordine allo schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 6 luglio, e si adoperino per lo stralcio di qualsiasi disposizione riguardante i tribunali abruzzesi”. Domani, comunque, la questione sarà portata al vaglio dei capigruppo del Pd, in Senato e alla Camera, Anna Finocchiaro e Dario Franceschini, affinché sostengano le ragioni dell'Abruzzo.
