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che il capoluogo peligno non vuole viaggiare da solo, ma insieme a tutti i centri del circondario al fine di promuovere turismo, valorizzare i paesi e creare economia e attività produttive. Al tavolo anche la coordinatrice del progetto Adele Leombruni. L'assessore, dopo aver illustrato l'idea (clicca qui) ovvero creare un percorso culturale tra i beni artistici territoriali facendo leva sulla figura di Celestino V, unendo enti, amministratori, partners, per attivare il "turismo culturale", ha chiarito l'assenza di competizione con l'altro distretto (clicca qui), quello portato avanti dall'assessore provinciale Marianna Scoccia,imperniato, anch'esso sul concetto di patrimonio culturale, compreso le tradizioni, di casa nostra. "Non c'è alcuna concorrenza" ha ribadito Fusco "Abbiamo recepito la nota della Regione e, insieme all'associazione celestiniana, abbiamo deliberato lo scorso 11 novembre 2011 per questo distretto culturale". Aggiunge Fusco di aver seguito le direttive della Provincia che parlava della realizzazione dei distretti, ecco, dunque, un colloquio con il presidente Antonio Del Corvo, il quale, a detta sua, avrebbe approvato l'iniziativa. "Quando la Provincia sarà pronta noi avremo già la delibera di novembre scorso". Inoltre, come ha precisasto Fusco, si tratta di un progetto in linea con quanto affermato dall'assessore regionale Mauro Di Dalmazio nei giorni scorsi durante il meeting con Fabbricacultura (clicca qui). Non è d'accordo il consigliere provinciale di minoranza Amedeo Fusco, il quale, presente alla riunione come rappresentante della Provincia, ha detto in un'intervista "è un buon progetto quello di Celestino V, ma va inglobato con quello della Provincia, che lo ha avviato un anno fa e siamo in dirittura d'arrivo. Una duplicazione non serve a nulla" ha ribadito, convinto, invece, che esiste concorrenza "vedendo gli atteggiamenti istituzionali". la matassa, a questo punto, ancora non si dipana. g.s.