ROMA - Non ci sono solo i reati di riciclaggio, appropriazione indebita e trasferimento fraudolento di beni. Alla base dell'ordinanza cautelare che il Gip ha inoltrato al Senato nei confronti di Luigi Lusi e che ha notificato alla moglie Giovanna Petricone e ai due commercialisti, c'e' anche il reato di associazione per delinquere che la Procura fino a pochi giorni fa non aveva ipotizzato.
"L'ordinanza cautelare del gip Simonetta D'Alessandro ci ha lasciati sconcertati perche' questo provvedimento arriva dopo aver reso una ampia confessione e dopo aver chiesto una perizia contabile
attraverso un incidente probatorio che ci e' stato rigettato". E' il commento dell'avvocato Luca Petrucci, difensore del senatore Luigi Lusi. "Avevamo anche chiesto il sequestro del sistema informatico contabile della Margherita e non ci e' stata data risposta", ha proseguito il penalista che sta andando a Genzano per incontrare Lusi e prendere visione dell'ordinanza. "Non solo - ha proseguito l'avvocato Petrucci - ma, dopo aver messo a disposizione della Margherita tutti i beni immobili oggetto di contestazione da parte della magistratura, e' stata disposta una misura cautelare anche se, allo stato, non si comprende su quali elementi nuovi si basi questa ordinanza".
- Una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari e' stata notificata questa mattina a Giovanna Petricone, moglie del Senatore Luigi Lusi e a due commercialisti che hanno curato gli interessi delle societa' immobiliari sempre riconducibili al parlamentare. Il provvedimento restrittivo e' stato richiesto dalla procura di Roma che indaga sull'ammanco di almeno 20 milioni di euro dalle casse de La Margherita.
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