SULMONA
– Un disegno di legge per lo sviluppo del
territorio montano che freni anche lo spopolamento delle zone di montagna, con
una cabina di regia che eviti la dispersione delle risorse. E’ quanto emerso ieri nell’ interessante
convegno all’interno della Abbazia celestiniana. Ad annunciare il fatto che
“la Regione
riconosce il sistema montagna quale risorsa di preminente interesse per lo
sviluppo socio-economico nell’ambito delle priorità generali della programmazione
regionale nel rispetto dei principi di sostenibilità” è stato l’assessore
regionale Carlo Masci in ouverture del summit “..Come cento piccole capitali dei monti”. Ha
aperto e chiuso i lavori l’assessore,
soffermandosi ad ascoltare con partecipazione,
annotando anche le proposte e le criticità esposte dagli imprenditori del turismo,
dagli amministratori e associazioni, in sostanza, dai
protagonisti e
testimoni delle
tante piccole realtà abruzzesi a confronto per una prospettiva di
rilancio comune dell’Appennino Abruzzese.
“Parliamo
oggi di un convegno in un momento molto importante per l’Abruzzo montano. Oggi
si svolgono i mondiali di sci in una zona montana di grande sviluppo turistico
conosciuta in tutto il mondo. C’è anche un altro Abruzzo montano, più
marginale, più lento che si occupa di cultura, tradizione e storia, di verde e
di enogastronomia ed è quello che vogliamo esaltare e mettere in evidenza
perché c’è un turismo di nicchia che richiede quelle caratteristiche che sono
uniche e che l’abruzzo ha” ha affermato Masci “il convegno serve per centrare
alcuni obiettivi: quello di parlare della nuova legge che farà in modo che si
stabiliscano priorità chiare sul discorso montano, per farsi che le risorse che
arrivano vengano allocate in maniera
puntuale e soprattutto con la collaborazione tra i vari enti locali,
protagonisti del territorio. C’è un’attenzione nuova per queste zone” spiega
l’assessore “Sono le zone dov’è nato l’Abruzzo. Flaiano parlava di due grandi
cattedrali, il Gran Sasso e la
Maiella, le nostre montagne. Vogliamo esaltarle e vogliamo
far si che si evidenzino le caratteristiche per produrre economia e ricchezza.
Il problema non è che non arrivano i fondi, perché arrivano attraverso il
settore dell’agricoltura, della formazione e dello sviluppo economico, ma non
esiste un'unica cabina di regia che permetta di stabilire priorità e interessi
sul territorio montano. Dobbiamo far in modo che ci sia un'unica voce che parla
di montagna e che abbia protagonisti i territori, i piccoli comuni, queste
<cento piccole capitali> che possano stabilire insieme le priorità e
necessità della montagna per far si che le risorse che ci sono arrivino in
maniera puntuale per raggiungere quegli obiettivi”. A coordinare i lavori il
presidente della Comunità Montana Peligna, Antonio Carrara, il quale ha
ripercorso le tappe del progetto
“AbruzzoèAppennino”, la rivista trimestrale e il nuovo sito web www.abruzzoeappennino.com , diretti da Antonio Di Fonso, nati per realizzare un sistema informativo
delle zone montane “non localistico, ma più ampio” ha detto in incipit Carrara
alla
presenza di sindaci, amministratori pubblici dei comuni montani e del
vicepresidente del Consiglio, Giovanni D'Amico. “Un progetto di sviluppo non in senso
classico, ma di comunicazione , condiviso e partecipato con la Regione” ha precisato il
presidente della Comunità montana, parlando della Rivista a diffusione gratuita
e del sito web, raccontando dell’Abruzzo montano veicolato attraverso lo
strumento della comunicazione, collaborando anche con la trasmissione dello
scorso anno “Il paese delle meraviglie” di Rete8, riportando molte esperienze
significative e importanti della qualità figlia di questa terra
raccontata. L’idea è quella di rimettere
al centro dell’attenzione le aree montane. “Abbiamo scelto questa sede
significativa” ha aggiunto Carrara un luogo di cui ci siamo occupati varie
volte, in quanto l’Abbazia di Santo Spirito è una risorsa incredibile ancora
poco utilizzata”. Secondo quanto
annunciato dall’assessore Masci "a breve la Giunta regionale
licenziera' quindi un disegno di riordino della governance della montagna che
presentera' al Consiglio regionale per la discussione e approvazione. I punti
cardini: sviluppo sostenibile della montagna e una precisa e specifica
attivita' di programmazione con il compito principale di migliorare la qualita'
della vita al fine di frenare il fenomeno dello spopolamento. Piano regionale
della montagna, dunque, con lo sguardo verso la Consulta della montagna,
composta dai rappresentanti dei territori, a cui dovranno essere poste
all'attenzione tutte le necessita' e le esigenze che arrivano dai territori
montani. La nuova legge sulla montagna, inoltre, "dovra' comunque
rafforzare la pratica dell'associazionismo dei piccoli comuni, in ossequio
anche ad una tendenza del legislatore nazionale, e favorire l'aggregazione
sociale". Diverse le esperienze riportate. Dal progetto pilota
teso alla valorizzazione del territorio montano “Reconnection Maja” dell’architetto
Alessandro Sonsini, a quella a santo stefano di Sessanio esposta Daniele
Kihlgren, Sexantio
Albergo diffuso. Si sono susseguiti gli interventi, poi, di Dario Colecchi, Polo innovazione per il turismo, Manuela Cozzi, Bioagriturismo La Porta dei Parchi, Carlo Crivelli, direttore orchestra Città
Aperta, Daniele Kihlgren, Sexantio
Albergo diffuso, Marco Manilla, Cia Turismo Verde, Domenico Pasetti, Azienda vitivinicola, Nello Rapini, Abruzzo Sviluppo, Susanna Salvati, Rifugio della Rocca,Ileana Schipani, sindaco Comune di Scontrone, Elio Torlontano, Touring club italiano. Fino ad aprire il dibattito in cui anche
associazioni locali hanno preso la parola evidenziando anche criticità che
devono affrontare i giovani per avviare imprese.

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