avrebbero picchiato tutti. Sangue freddo dell'esercente, che avrebbe continuato a respingere le richieste. Uno dei due durante una conversazione a voce alta al telefono avrebbe chiesto rinforzi "per fare un lavoretto". Nonostante le ripetute minacce, il titolare non avrebbe ceduto. I due si sarebbero poi allontanati alterati, per ritornare dopo qualche ora, poco prima della chiusura. Uno dei due avrebbe afferrato una bottiglia scagliandola con violenza contro il bancone urlando, mentre, con fare minaccioso, avrebbe continuato a brandeggiare i cocci della bottiglia rotta afferrandola per il collo. Non contenti sarebbero entrambi usciti dal locale provocando una rissa nei pressi del parcheggio del pub, sferrando un pugno contro un altro cliente ferendolo e provocandogli un trauma cranico, guaribile in 15 giorni. Denuncia sporta dal proprietario del locale. Non è stato facile per il maresciallo dei carabinieri della stazione di Pratola, Daniele Di Serio, ricostuire l'intera vicenda. Molti testimoni, raccontano i carabinieri, non avrebbero collaborato, forse intimoriti. Grazie alla persuasione e alle insistenze dei militari la vicenda è stata ricostruita fornendo un quadro probatorio inconfutabile a carico degli arrestati. L'autorità giudiziaria ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari accusato di tentata estorsione aggravata e lesioni personali aggravate. Espletate le formalità di rito entrambi sono stati condotti nelle proprie abitazioni.
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sabato 31 marzo 2012
TENTATA ESTORSIONE DI DENARO IN UN PUB DI PRATOLA, AI DOMICILIARI DUE SULMONESI
PRATOLA PELIGNA - Sono finiti agli arresti domiciliari due giovani sulmonesi, noti alle forze dell'ordine e alla popolazione giovanile per il loro fare prepotente accusati di aver tentato di estorcere un pizzo di 200 euro mensili al proprietario di un Pub di Pratola Peligna e di aver aggredito ferendo un cliente. I fatti risalgono al novembre scorso, quando Bruno Spinelli, 37 anni, e Guerino Di Rocco, 27 anni, si sarebbero recati nel locale pratolano cominciando dapprima a girare intorno all'argomento a parole, poi, avrebbero preteso i soldi per "lavorare meglio e senza problemi". Il proprietario, per nulla intimorito, avrebbe rifiutato. Ecco, dunque, che sarebbero scattate le minacce annunciando che
avrebbero picchiato tutti. Sangue freddo dell'esercente, che avrebbe continuato a respingere le richieste. Uno dei due durante una conversazione a voce alta al telefono avrebbe chiesto rinforzi "per fare un lavoretto". Nonostante le ripetute minacce, il titolare non avrebbe ceduto. I due si sarebbero poi allontanati alterati, per ritornare dopo qualche ora, poco prima della chiusura. Uno dei due avrebbe afferrato una bottiglia scagliandola con violenza contro il bancone urlando, mentre, con fare minaccioso, avrebbe continuato a brandeggiare i cocci della bottiglia rotta afferrandola per il collo. Non contenti sarebbero entrambi usciti dal locale provocando una rissa nei pressi del parcheggio del pub, sferrando un pugno contro un altro cliente ferendolo e provocandogli un trauma cranico, guaribile in 15 giorni. Denuncia sporta dal proprietario del locale. Non è stato facile per il maresciallo dei carabinieri della stazione di Pratola, Daniele Di Serio, ricostuire l'intera vicenda. Molti testimoni, raccontano i carabinieri, non avrebbero collaborato, forse intimoriti. Grazie alla persuasione e alle insistenze dei militari la vicenda è stata ricostruita fornendo un quadro probatorio inconfutabile a carico degli arrestati. L'autorità giudiziaria ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari accusato di tentata estorsione aggravata e lesioni personali aggravate. Espletate le formalità di rito entrambi sono stati condotti nelle proprie abitazioni.
avrebbero picchiato tutti. Sangue freddo dell'esercente, che avrebbe continuato a respingere le richieste. Uno dei due durante una conversazione a voce alta al telefono avrebbe chiesto rinforzi "per fare un lavoretto". Nonostante le ripetute minacce, il titolare non avrebbe ceduto. I due si sarebbero poi allontanati alterati, per ritornare dopo qualche ora, poco prima della chiusura. Uno dei due avrebbe afferrato una bottiglia scagliandola con violenza contro il bancone urlando, mentre, con fare minaccioso, avrebbe continuato a brandeggiare i cocci della bottiglia rotta afferrandola per il collo. Non contenti sarebbero entrambi usciti dal locale provocando una rissa nei pressi del parcheggio del pub, sferrando un pugno contro un altro cliente ferendolo e provocandogli un trauma cranico, guaribile in 15 giorni. Denuncia sporta dal proprietario del locale. Non è stato facile per il maresciallo dei carabinieri della stazione di Pratola, Daniele Di Serio, ricostuire l'intera vicenda. Molti testimoni, raccontano i carabinieri, non avrebbero collaborato, forse intimoriti. Grazie alla persuasione e alle insistenze dei militari la vicenda è stata ricostruita fornendo un quadro probatorio inconfutabile a carico degli arrestati. L'autorità giudiziaria ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari accusato di tentata estorsione aggravata e lesioni personali aggravate. Espletate le formalità di rito entrambi sono stati condotti nelle proprie abitazioni.