SULMONA –
Non sarà rimesso in libertà Siro Di Giannantonio, il dipendente che si occupa
di informatica nel carcere di Sulmona arrestato ieri con l’accusa di tentato
omicidio. Ha ritenuto il giudice Marasca che il
37enne sulmonese, originario di Goriano Sicoli, possa ripetere il reato, dato
che altre volte sarebbe rimasto coinvolto in altre risse e liti pesanti. L’uomo è accusato di aver ferito con un
coltello in piazza Capograssi un trentenne polacco, che sarebbe intervenuto per
sedare la lite con un altro giovane, mandandolo in ospedale, dove è stato
sottoposto a intervento chirurgico, ancora in prognosi riservata. Di
Giannantonio, rinchiuso nel carcere di Avezzano,
in quanto incompatibile con
quello di via Lamaccio in cui lavorava, davanti al giudice si è giustificato
sostenendo di essere stato pesantemente aggredito e picchiato da alcune persone
alle quali si sarebbe aggiunto, in un secondo momento, il giovane polacco. L’uomo,
difeso dall’avvocato Stefano Michelangelo, avrebbe escluso il gesto volontario
delle coltellate, affermando di aver ferito accidentalemente il trentenne
mentre rotolava a terra, e di aver tirato fuori il coltello serramanico dalla
tasca solamente per intimorire gli aggressori e convincerlo a lasciarlo stare. News in evidenza
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