
INTRODACQUA - Accendere i riflettori sui fenomeni di bracconaggio e discariche abusive a cielo aperto nelle zone montane della valle Peligna è lo scopo dell'
associazione "Orsa pro Natura peligna", la quale ha denunciato episodi di bracconaggi notturni riscontrati nell'area del
Monte Playa a Introdacqua alle forze dell'ordine e alle autorità competenti. Secondo l
a presidente, Maria Clotilde Iavarone, chi di dovere, come anche le istituzioni, dovrebbe prendere maggiormente in considerazione la questione, effettuare controlli, in quanto l'argomento è al momento sottovalutato
privilegiando “altri settori sicuramente importanti come gli abusi edilizi e megadiscariche illegali, ma si rischia di trascurare la tutela dei boschi e dei suoi abitanti” "Questa associazione" si legge in una nota "nel denunciare agli organi competenti questa situazione di illegalità che ha sicuramente analoga trasposizione in tantissime altre zone del territorio, chiede che al fenomeno sia dedicata maggiore attenzione da parte delle istituzioni preposte al controllo e si proceda all’utilizzo di mezzi di contrasto più efficaci: controllo dei redditi, controllo dei ristoranti, presenza più costante nell’area, appostamenti fissi, trappole fotografiche e tutti gli strumenti sofisticati di cui le Istituzioni sono dotate. Inoltre agli uffici della Provincia di L’Aquila e all’ATC di Sulmona si chiede la trasformazione in zona di ripopolamento dell’ area cinofila temporanea di Monte Playa (che esiste da anni e quindi temporanea non è) che arreca continuo disturbo alla fauna nel periodo di riproduzione oltre che essere sottoposta ad una elevata pressione venatoria e alla costante presenza dei bracconieri". “Continuano indisturbati
e anzi appaiono in aumento gli episodi
di bracconaggio notturni ad opera di numerosi ed organizzati cacciatori
malavitosi nella zona pedemontana del Monte
Playa" scrive la presidente "dove peraltro discariche abusive di ogni genere come
frigoriferi, eternit, materiale di risulta da lavori edilizi, residui di
macellazioni clandestine non sembrano essere tra le priorità degli organi
preposti e sono ignorate dall’amministrazione comunale. Considerato il contesto
ambientale marginale e non urbanizzato della zona, il bracconaggio riesce ad
avere una visibilità molto ridotta per la
sua peculiarità pratica ed operativa e per le sue metodologie e tempistiche che
favoriscono una connotazione sotterranea
delle sue espressioni e dei suoi impatti ecologici e sociali. Sempre più frequenti e cospicui sono i
ritrovamenti della testa o delle estremità degli arti di animali protetti che
vengono abbandonati sul posto dopo che ne sono state asportate le parti
commestibili.
Nella
frazione di Mastroiacovo inserita in
ambiente semi-naturale e al limite delle aree boscate" continua Iavarone "esiste anche un’altra
pratica piuttosto diffusa: l’uso di armi da fuoco direttamente dalle abitazioni
in orario serale o notturno, quando gli animali, soprattutto cinghiali, escono
dal limite inferiore del bosco per avvicinarsi alle aree coltivate"