Preoccupano invece le divisioni tra organizzazioni sindacali” scrive il Pd in una nota “e le strumentalizzazioni politiche che di queste divisioni si fanno, che sono inopportune e dannose per le prospettive di rilancio di questa importante realtà industriale e più in generale dell’intero territorio. La risoluzione positiva della vertenza Campari, con il progressivo
riassorbimento
di tutti gli occupati, nel pieno rispetto dei diritti, è quindi un risultato importante
per tutta la città di Sulmona e per il suo territorio” continua il segretario
cittadino del Partito Democratico, Andrea Catena precisando di continuare a
sostenere “nell’interesse in primo luogo dei lavoratori coinvolti e delle loro
famiglie, auspicando che in
questa direzione si possa ritrovare l’unità delle rappresentanze
sindacali. La crisi della Valle
Peligna, tuttavia, non è assolutamente superata
e sarebbe sbagliato da parte delle classi dirigenti locali avvalorare questa
idea, quando si tratta invece di tenere accesi
i riflettori sulle difficoltà che permangono in un contesto di crisi economica
nazionale e regionale, oltre che internazionale. La riapertura della
Campari è un primo segnale
positivo di un processo di rilancio produttivo del territorio, che è solo
all’inizio e ha bisogno di ulteriori interventi nazionali e regionali,
supportati da uno sforzo congiunto delle forze sociali, economiche e
istituzionali del territorio. Non è
certo la messa in sicurezza di qualche edificio scolastico o la realizzazione
di un nuovo plesso, pure importanti, né l’arrivo dei Fondi Fas, di cui tutt’ora
non si conosce quali siano i tempi per l’effettiva erogazione e quale il loro
utilizzo, a poterci indurre a parlare di un’ ”inversione di tendenza” – come ha
sostenuto il Sindaco di Sulmona - e a non vedere la situazione
drammatica in cui vivono tuttora centinaia di lavoratori, che rischiano di trovarsi
senza lavoro e senza cassa integrazione, tante
piccole imprese senza più accesso al credito, e moltissimi giovani senza prospettive. Non
è il momento né di nascondere la realtà, né di dividersi” conclude il Pd “E’
invece il momento di un confronto serrato ed intenso sulle idee e sulle proposte - cosa che il Pd farà nella sua prossima
Conferenza programmatica del 3 e 4 dicembre – e di unirsi, forze politiche e forze
sociali, in uno sforzo
collettivo per il rilancio del nostro territorio e per restituire fiducia e
speranza alle nuove generazioni.