(nel video intervista a Maria De Deo
responsabile dell’Ufficio turistico di Sulmona che ha illustrato la situazione presenze
turistiche in città, stilando una sorta
di identikit del turista che sceglie la Valle Peligna come meta delle vacanze. Ha raccontato, oltre ad
alcune curiosità, cosa cercano i visitatori. Ai nostri microfoni
anche uno degli albergatori di città, Giuseppe Bono, che ha spiegato, dal suo punto
di vista, la leggera ripresa sulle presenze turistiche, parlando anche di quanto spende un villeggiante per un week end a Sulmona.Sul caso, però, diversi sono
i pareri dei proprietari degli alberghi di città, non tutti positivi)
SULMONA
– Cercano il made in Italy, restano
affascinati dal patrimonio artistico e culturale, chiedono di poter visitare i
siti archeologici (musei, Eremo di Sant’Onofrio, Abbazia celestiniana, chiese e
monumenti) e di assistere ai concerti di buona musica, puntanto anche ai sentieri in montagna, preferiscono assaggiare prodotti tipici
locali e fare shopping nei mercatini e fiere d’artigianato in centro. Con la
concezione tipica del “forestiero” che l’Italia sia patria del bel canto,
dell’arte e della buona cucina. A Sulmona sono aumentate le presenze dei
visitatori provenienti soprattutto dai paesi del nord Europa, dagli Usa, dal
Canada, dall’Australia e dalla Nuova Zelanda e, novità, da Israele. Dopo il capoluogo peligno visitano per la maggiore Scanno, Pettorano sul Gizio, Pescocostanzo,luoghi con cui c'è una sorta di scambio, poichè gli ospiti che soggiornano nei paesi del circondario fanno tappa a Sulmona. Che non si tratta di abruzzesi emigrati, ma di veri e propri villeggianti lo confermano le responsabili dell’Ufficio turistico comunale di città, le quali, nonostante ritengono prematuro stilare bilanci poiché nel pieno della bella stagione, fiutano incremento rispetto agli anni passati. Si tratta per lo più di giovani, stranieri, che scelgono il centro Abruzzo come meta delle loro vacanze, non sempre mordi e fuggi, anche se la formula del pacchetto week end risulta essere una delle più gettonate. Tra le tante curiose testimonianze raccontate dall’ufficio turistico, se qualcuno ha optato per la patria di Ovidio attrraverso il web o il passaparola, c’è anche chi ha affermato di aver scoperto la terra d'Abruzzo approdando a Sulmona, dopo aver degustato in Nuova Zelanda un calice di Montepulciano. Si riscopre, inoltre, orgoglioso della propria patria il sulmonese (nonostante la critica sempre in punta di lingua) che da cicerone improvvisato decanta, a suo modo, storia e bellezze della città a chi chiede informazioni. Sul fronte albergatori pareri discordanti. Se da una parte c'è chi è scettico in merito ad una ripresa del tursimo in città, levando lamentele circa l'assenza di visitatori nella propria struttura ricettiva, c'è anche chi è più positivo, lungi però da parlare di isola felice, data la triste situazione regnante in Valle Peligna. Tutti concordi che bisogna intensificare il lavoro, sia in termini di promozione che di strategie più efficai da applicare per una vera ripresa e un consistente rilancio del territorio. G.S.
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