

PAPA: CHIODI, VISITA SULMONA AVVENIMENTO STORICO PER L'ABRUZZO
La visita del Santo Padre a Sulmona segnera' una tappa importante nella storia di questa regione. Ad accoglierlo ci sara' una rappresentanza ampia e significativa della nostra Comunita' in spirito di amicizia, di affetto e di grande solidarieta'. Con la presenza del Pontefice, Sulmona e l'Abruzzo, terra bisognosa di speranza, di rinascita e di sviluppo, diventeranno in un momento il cuore pulsante della Chiesa Universale". Lo ha detto il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, commentando la visita di Papa Benedetto XVI prevista per domenica a Sulmona. "La citta' di Sulmona - ha proseguito il Presidente - rappresenta una straordinaria combinazione di antichita' e santita' ma anche di modernita' e di grande potenza vitale. Si tratta di una citta' che, da sempre, ha saputo riconoscere il valore della religiosita', che si prepara ad accogliere il Santo Padre in un momento in cui soffre delle difficolta' inerenti l'occupazione, il rilancio produttivo che stenta a decollare, la mancanza di investimenti, etc. Ma la dignita' non manca a questo territorio e alla sua gente che con fierezza sapra' reagire davanti agli ostacoli attivando tutte le sinergie necessarie. Proprio per questo l'amministrazione regionale sta rivolgendo particolare attenzione a questa area in difficolta' con l'obiettivo di ristabilire le condizioni necessarie per lo sviluppo e la competitivita'. Il Santo Padre - ha aggiunto Chiodi - e' sempre stato vicinissimo agli aquilani funestati dal terribile terremoto. Non dimenticheremo mai la sua toccante visita all'Aquila successivamente al sisma. Il suo pensiero e' andato da subito alla popolazione cosi' duramente colpita che ha causato gravi perdite in vite umane e ingenti danni materiali. Con il suo ritorno, chiederemo, quindi di rinnovare un sentito incoraggiamento per la ricostruzione umana, sociale e materiale di questo lembo di Abruzzo, per una ripresa economica e sociale della Valle Peligna e dell'intera Regione, per chi soffre e per i giovani che sono il nostro futuro, protagonisti attivi dello sviluppo".
La visita del Santo Padre a Sulmona segnera' una tappa importante nella storia di questa regione. Ad accoglierlo ci sara' una rappresentanza ampia e significativa della nostra Comunita' in spirito di amicizia, di affetto e di grande solidarieta'. Con la presenza del Pontefice, Sulmona e l'Abruzzo, terra bisognosa di speranza, di rinascita e di sviluppo, diventeranno in un momento il cuore pulsante della Chiesa Universale". Lo ha detto il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, commentando la visita di Papa Benedetto XVI prevista per domenica a Sulmona. "La citta' di Sulmona - ha proseguito il Presidente - rappresenta una straordinaria combinazione di antichita' e santita' ma anche di modernita' e di grande potenza vitale. Si tratta di una citta' che, da sempre, ha saputo riconoscere il valore della religiosita', che si prepara ad accogliere il Santo Padre in un momento in cui soffre delle difficolta' inerenti l'occupazione, il rilancio produttivo che stenta a decollare, la mancanza di investimenti, etc. Ma la dignita' non manca a questo territorio e alla sua gente che con fierezza sapra' reagire davanti agli ostacoli attivando tutte le sinergie necessarie. Proprio per questo l'amministrazione regionale sta rivolgendo particolare attenzione a questa area in difficolta' con l'obiettivo di ristabilire le condizioni necessarie per lo sviluppo e la competitivita'. Il Santo Padre - ha aggiunto Chiodi - e' sempre stato vicinissimo agli aquilani funestati dal terribile terremoto. Non dimenticheremo mai la sua toccante visita all'Aquila successivamente al sisma. Il suo pensiero e' andato da subito alla popolazione cosi' duramente colpita che ha causato gravi perdite in vite umane e ingenti danni materiali. Con il suo ritorno, chiederemo, quindi di rinnovare un sentito incoraggiamento per la ricostruzione umana, sociale e materiale di questo lembo di Abruzzo, per una ripresa economica e sociale della Valle Peligna e dell'intera Regione, per chi soffre e per i giovani che sono il nostro futuro, protagonisti attivi dello sviluppo".
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