
COMBUSTIBILE IN DEPURATORE ROCCARASO, INDAGA FORESTALE
Gli agenti del Corpo forestale dello Stato, coordinati dall'ispettore capo Franco Di Bartolomeo, hanno accertato lo sversamento di una sostanza bituminosa nel depuratore consortile che serve i comuni di Roccaraso e Rivisondoli, in localita' 'fosso Rasine' nel comune di Roccaraso. L'apparato di filtrazione e' stato bloccato in via precauzionale, visto che i reflui confluiscono a valle nel fiume Sangro, e il suo ripristino e' previsto per i prossimi giorni, quando i parametri rientreranno nella norma. Dalle indagini, consistenti nell'ispezione dei pozzetti di raccolta a monte del depuratore, e' emerso che il liquido inquinante proviene dalla rete fognaria di Roccaraso. Da un primo esame sembra si tratti di un residuo di lavaggio di una cisterna che conteneva Btz, un gasolio denso di sintesi, questo giutificherebbe il forte odore di combustibile e le chiazze oleose, simili a bitume, tipiche del residuo che si deposita sul fondo delle cisterne che lo contenevano. Gli specialisti del Cfs hanno proceduto al prelievo della sostanza inviandola all'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente. Del fatto e' stata informata la Procura della Repubblica di Sulmona.
Gli agenti del Corpo forestale dello Stato, coordinati dall'ispettore capo Franco Di Bartolomeo, hanno accertato lo sversamento di una sostanza bituminosa nel depuratore consortile che serve i comuni di Roccaraso e Rivisondoli, in localita' 'fosso Rasine' nel comune di Roccaraso. L'apparato di filtrazione e' stato bloccato in via precauzionale, visto che i reflui confluiscono a valle nel fiume Sangro, e il suo ripristino e' previsto per i prossimi giorni, quando i parametri rientreranno nella norma. Dalle indagini, consistenti nell'ispezione dei pozzetti di raccolta a monte del depuratore, e' emerso che il liquido inquinante proviene dalla rete fognaria di Roccaraso. Da un primo esame sembra si tratti di un residuo di lavaggio di una cisterna che conteneva Btz, un gasolio denso di sintesi, questo giutificherebbe il forte odore di combustibile e le chiazze oleose, simili a bitume, tipiche del residuo che si deposita sul fondo delle cisterne che lo contenevano. Gli specialisti del Cfs hanno proceduto al prelievo della sostanza inviandola all'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente. Del fatto e' stata informata la Procura della Repubblica di Sulmona.
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