

TROVATO CADAVERE DEL DISPERSO A ROCCARASO(AGI) - Roccaraso (L'Aquila), 4 feb. - 'Ad uccidere Giovanni Ferrante e' stato l'eccesso di sicurezza'. Lo riferisce Luciano Sammarone, vice questore del Cfs e responsabile regionale del Soccorso alpino forestale. 'Anche il piu' esperto sciatore - continua Sammarone - non puo' conoscere le insidie che si celano sotto quello che puo' sembrare un manto nevoso assestato, ed e' per questo che i tracciati fuori pista, difficilmente controllabili dai gestori degli impianti sciistici, non devono assolutamente essere percorsi'. Secondo una prima ricostruzione dei fatti Giovanni Ferrante, 49enne nato in provincia di Caserta e residente a Latina, alle 16 di lunedi' ha effettuato un'ultima salita sulla seggiovia 'Valle delle Gravare' in localita' Aremogna. Una volta giunto in cima ha cominciato a ridiscendere la pista azzurra sul suo snowboard, quando per accorciare la discesa ha effettuato un fuori pista, finendo su un accumulo di neve fresca trasportato dal vento e posato su un lastrone di ghiaccio. Al passaggio dell'uomo e' avvenuto il distacco di neve con un fronte di circa 15 metri, che lo ha travolto e scaraventato contro gli alberi. Giovanni Ferrante e' stato ritrovato dai soccorritori parzialmente sepolto dalla neve alla base di un albero, con ogni probabilita' ucciso dall'impatto. 'Il rispetto della montagna - aggiunge il responsabile regionale del Saf, Luciano Sammarone - e' alla base della corretta fruizione della stessa, sia per lo sport che per le escursioni. Il fatto che a perire in incidenti siano sempre piu' spesso persone esperte deve fare riflettere. I controlli sulle piste, sia per la prevenzione che per la repressione degli illeciti, saranno costanti, come del resto lo sono stati fino ad oggi. Il consiglio che possiamo fornire e' quello di non supervalutare le proprie capacita' e i fatti dimostrano che l'imperizia puo' essere fatale. Informarsi all'arrivo sulle piste, pendendo visione dei bollettini Meteomont, e' fondamentale'. Alle ricerche dell'uomo hanno partecipato Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Soccorso alpino del Cai, Corpo forestale dello Stato e personale della societa' proprietaria degli impianti di risalita.
NELLE FOTO LE UNITA' CINOFILE DELLA FINANZA E L'AUTO DEL DISPERSO
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