SULMONA - "Il giovane ha negato la sua partecipazione attiva agli atti sessuali che gli vengono contestati e ha fornito al gip la sua versione dei fatti. Il difensore del 18enne, l’avvocato Alessandro Scelli, ha chiesto gli arresti domiciliari per il suo assistito.
L’inchiesta è quella relativa alle violenze sessuali, ai ricatti e alla diffusione di video degli abusi ai danni di una ragazzina che oggi ha 12 anni, ma all’epoca dei fatti ne aveva 10. I tre arrestati a vario titolo, che hanno 14, 17 e 18 anni, a vario titolo, sono accusati di violenza sessuale di gruppo aggravata, violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minori di 14 anni, produzione e detenzione di materiale pedopornografico e atti persecutori.| Alessandro Scelli |
Ieri i due minorenni sono stati ascoltati dal gip del tribunale dei minori dell’Aquila Roberto Ferrari, mentre oggi toccherà al 18enne, detenuto nel carcere di Sulmona. Gli interrogatori di garanzia sono avvenuti in videoconferenza, dal carcere minorile aquilano in cui i due ragazzi sono rinchiusi. Entrambi avrebbero respinto le accuse, il più piccolo avrebbe definito la 12enne “una fidanzatina” con cui ha avuto un paio di rapporti sessuali consensuali. Il 17enne, che sarebbe l’autore dei filmati relativi agli abusi sessuali, oggetto anche di ricatto per la diffusione on line, avrebbe affermato di avere sì conosciuto la ragazzina, ma in altre circostanze. Il gip si è riservato di decidere sulla richiesta di misure meno afflittive.
L’avvocata Raffaella D’Amario, che rappresenta il 17enne, ieri aveva riferito di avere trovato il suo assistito “molto provato da questa esperienza carceraria, anche se di pochi giorni. Non è un ragazzo deviato: fino a venerdì non aveva avuto a che fare con la giustizia, era perfettamente integrato, frequentava la scuola con buon rendimento. Si è trovato catapultato in una realtà che non gli appartiene – ha aggiunto D’Amario -. L’ho trovato davvero segnato da questa esperienza, anche se breve.”
In video collegamento dall’istituto minorile di Roma dove è detenuto, il 17enne “ha cercato di chiarire la propria posizione rispetto ai capi d’imputazione. Tuttavia l’intera vicenda rimane
ancora nebulosa”, ha concluso la legale.
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