CITTÀ SANT'ANGELO - "Ringraziamo la Consigliera Regionale Alessandrini per aver riacceso i riflettori sulle condizioni del pendio sottostante il giardino comunale. Non si tratta infatti di una novità. Già in passato, grazie al sopralluogo delle Consigliere Longoverde e Ciavattella, erano emerse gravi criticità, non solo relativamente al degrado del pendio ma anche alla realizzazione della passeggiata panoramica avviata nel 2021, che presenta pendenze delle rampe superiori ai limiti consentiti, rendendo di fatto l'opera inaccessibile ai disabili. La risposta fornita dal Sindaco Perazzetti, autocelebrativa e priva di soluzioni concrete, ripropone la solita narrazione di decenni di incuria e abbandono. Ma il richiamo costante al passato non può giustificare gli interventi parziali e inefficaci del presente, né soprattutto cancellare le responsabilità di chi oggi amministra il Comune.
Il primo cittadino parla di un finanziamento ministeriale di 700 mila euro per la "messa in sicurezza del costone", ma i fatti raccontano un'altra storia. Nel 2021 infatti non si è affatto proceduto ad un consolidamento strutturale completo del pendio ma si è scelto di realizzare, come detto, con quegli stessi fondi, anche una passeggiata panoramica, peraltro inaccessibile ai disabili, senza intraprendere alcuna azione per mitigare i rischi sul versante in direzione Atri, ovvero il tratto più a valle.
Dunque, se da un lato ci uniamo alla richiesta di ulteriori fondi regionali al fine di intervenire strutturalmente sul pendio, dall'altro occorre sottolineare come da parte di questa Amministrazione nulla di risolutivo sia stato fatto per affrontare le problematiche in oggetto, nonché evidenziare che il Comune non si è dotato di un PEBA né ha preso provvedimenti per rendere la passeggiata panoramica accessibile a tutti.
«Chi governa ha il dovere di agire, non di giustificarsi e trovare pretesti» - dichiarano i consiglieri del gruppo Csa Visione Comune, Ugo Di Silvestre, Catia Ciavattella, Alice Fabbiani, Franco Galli e Parolo Pratense. «Le priorità sono chiare. È quanto mai necessario avviare immediatamente un monitoraggio tecnico per verificare la stabilità del pendio e prevenire rischi concreti per i residenti. E poi riconoscere le carenze progettuali che caratterizzano la passeggiata panoramica e porvi rimedio, adeguando l'opera alle normative in materia di barriere architettoniche. I cittadini di Sant'Angelo meritano risposte di questo tipo».
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