SULMONA - "Sono ormai diversi i tentativi di avere rapporti di collaborazione tra Consorzio di Miglioramento Fondiario Canale Sagittario Secondo (CMF) e il Consorzio di Bonifica Interno (CBI); l'ultimo tentativo ha riguardato l'accordo del 3 giugno 2025, redatto dallo stesso Presidente del CBI, con cui lo stesso si impegnava a fare la manutenzione del Canale Sagittario Secondo che veniva concesso in uso da questo Consorzio di Miglioramento per la stagione irrigua del 2025.Anche questo accordo, che ha visto la partecipazione sottoscritta dai sindaci di Bugnara e Introdacqua, non è stato rispettato dal CBI.
Date le ripetute inadempienze del CBI, è necessario chiarire ai cittadini e agli agricoltori utenti delle acque di irrigazione del Canale Sagittario Secondo tutti gli aspetti di questa annosa vicenda che riguarda i due Consorzi sull'uso:
dell'incile, della condotta forza, delle vasche di accumulo e le opere connesse, del Canale Sagittario Secondo e delle acque di irrigazione.
Sull'uso dell'incile
La Convenzione n. 3094 del 30-4-1941 è il documento che regola i rapporti tra l'Enel ed il CMF per l'uso dell'incile.
Da tempo l'uso delle paratoie dell'incile è fatto dal CBI avendo esso comunicato all'Enel una informazione non rispondente al vero, ossia che il CMF era confluito nel CBI ottenendo così la possibilità, senza averne la legittimità, dell'uso dell'incile che, invece, la convenzione riconosce al CMF.
Tale abuso da parte del CBI deve cessare.
Sull'uso della condotta forzata, delle vasche e delle opere connesse
La condotta forzata, le vasche di accumulo e le opere connesse realizzate con il contributo della Cassa per il Mezzogiorno dovevano essere riconsegnate per la loro gestione al CMF, come riportato nella delibera n. 6 del 30 aprile 1977, vidimata dalla Regione Abruzzo con parere favorevole il
29-11-1977, per cui solo il CMF è legittimato ad usare tali opere.
Il CBI non ha rispettato l'impegno e da allora ha usato le suddette opere abusivamente.
Tale abuso da parte del CBI deve cessare.
Sulla gestione delle acque di irrigazione del Canale Sagittario 2°
Per quanto riguarda l'acqua di irrigazione a mezzo del Canale Sagittario Secondo, il CBI fece domanda di concessione a sanatoria nel lontano 1992, riconoscendone un uso abusivo che, tuttora, persiste; infatti, tale domanda ancora oggi è rimasta bloccata dal Genio Civile perché il CBI non ha i requisti previsti dal comma 2 dell'art,11 Decreto n.2/reg./2023.
Al contrario, il CMF è legittimato all'uso dell'acqua di irrigazione dal Decreto Reale n. 669 del 6-3-1817 per aver ottenuto con tale decreto il beneficio dell'irrigazione, riconfermato poi dal Decreto .Ministero dell'Agricoltura e Foreste n. 21073 del 22 sett. 1959.
L'uso abusivo dell'acqua di irrigazione da parte del CBI deve cessare.
Il CMF ha la rappresentanza legittima dei proprietari dei terreni su cui è stato costruito il Canale
Sagittario Secondo, ha il beneficio dell'irrigazione come da Decreto Reale 669 del 6 marzo 1817
ed ha diritto, altrettanto legittimamente, alla riscossione dei canoni di irrigazione per la gestione e
la manutenzione delle opere di irrigazione.
E' il momento che il CBI riconosca questa evidente realtà documentale e si chiede agli uffici della Regione Abruzzo di far cessare gli abusi sopra descritti e di far rispettare ad un ente della stessa, qual è il CBI, i diritti del CMF che, pur essendo di natura privatistica, deve essere messo in grado di svolgere la funzione pubblica di irrigazione a favore degli agricoltori dei Comuni di Bugnara, Introdacqua e Sulmona".
Il Consorzio di Miglioramento Fondiario del Canale Sagittario 2°
Introdacqua, dicembre 2025
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