Una città alla quale devo molto non solo perché mi ha permesso di porvi le radici ma anche e soprattutto perché da sola, attraverso le passeggiate fatte lungo Corso Ovidio e le visite alle sue chiese e ai suoi palazzi, riesce ad infondermi quel senso di appartenenza alla nazione italica.
Così com'è in grado di distrarmi e non poco dai tanti problemi che l'affliggono ivi compresa la poca attenzione data dall'attuale Governo proprio al campo artistico-culturale visto che delle 19.000 unità posto al servizio dei beni culturali ne mancherebbero all'appello circa 9000 ( su questo la UIL PA farà sentire la sua voce).
La notizia diramata circa il fatto che Sulmona rientri tra le 15 realtà candidatesi per la capitale della cultura per il 2025, proprio per lo splendore che la caratterizza, non ci ha sorpreso più di tanto.
-A Nardella si aggiunge in coro il Segretario Generale Territoriale della UIL PA Fabrizio Petroni che del Mibac ( Ministero per i beni ambientali e culturali) conosce appieno pregi e difetti-
Quello che invece ci ha colpito è stato il fatto che non ce l'abbia fatta nel 2015 allorquando presentò la sua prima candidatura in questa speciale quanto unica manifestazione di rilievo culturale.
Crediamo molto nelle potenzialità di questa città e della possibilità che la stessa conquisti l'ambito obiettivo.
Ci sarà molto da lavorare e L'Amministrazione comunale in primis dovrà mettere in campo tutto ciò che c'è da fare per fare sì che le potenzialità di questo splendido gioiello incastonato al centro della Valle Peligna a divenire capitale della cultura diventino certezza.
Si ha tutto quello che serve dal punto di vista culturale ed artistico. Quello che serve ora è impegno.
Il tutto malgrado Sulmona abbia perso nel frattempo la più accreditata a fare bene in tale contesto vale a dire Emanuela Ceccaroni da poco dimessosi dall'incarico di assessore.
-Affermano Nardella e Petroni-
La UIL PA da noi rappresentata non può che porsi alla base della propaganda pro candidatura di Sulmona non fosse altro perché a guadagnarci saranno non solo gli abruzzesi in generale e i sulmonesi in particolare ma anche i sensi di chi avrà l'opportunità di gustarne il paesaggio, i suoi profumi e i suoi sapori.
-Concludono speranzosi Nardella e Petroni-
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