ULTIM'ORA NAZIONALI

ULTIME NOTIZIE - Un'Alta Corte per giudicare i magistrati, c'è l' accordo sulla separazione delle carriere - Bombardata dai russi Kharkiv, persone sotto le macerie- Mattarella: "Salvaguardare la libertà d'espressione"- Morto un ostaggio, "il corpo portato a Gaza il 7 ottobre"- Mosca, "forze russe penetrano nelle roccaforti ucraine"-

news

ULTIM'ORA DALLA REGIONE

ULTIM'ORA Incendio in azienda a Francavilla al Mare, sindaco chiude scuola e nido - Provincia L'Aquila: ok rendiconto 2023, avanzo di 24 milioni - 'Maggioformativo', 29 corsi gratuiti per cittadini e imprese -

Sport News

# SPORT # Domani 4 maggio scatterà da Venaria Reale il Giro d' Italia- Calcio: il Napoli in ritiro a Castel di Sangro dal 25 luglio-

IN PRIMO PIANO

PNALM: CARENZE ALIMENTARI VS CARENZE SCIENTIFICHE

PESCASSEROLI - " Nei giorni scorsi si sono rincorsi su alcuni account social i video di come i giovani orsi, figli di Amarena avrebbero...

TOP NEWS

TOP NEWS REGIONE ABRUZZO

FACEBOOK LIVE CENTROABRUZZONEWS

giovedì 2 novembre 2017

CACCIATORI DI SPECIE PROTETTE DENUNCIATI DAI CARABINIERI

I Carabinieri sorprendono tre uomini a caccia di cervi e caprioli.
SULMONA - Nella serata di ieri, ad Acciano, i militari della Stazione di Castelvecchio Subequo (AQ) della Compagnia di Sulmona (AQ), individuavano, in un locale, un cervo ed un capriolo appena cacciati e scuoiati. Dagli immediati accertamenti espletati emergeva che il fatto era riconducibile a tre soggetti che, in concorso tra loro, avevano ucciso le prede all’imbrunire, trasportandole poi nel garage per prepararle per la macellazione. Sul posto venivano infatti rinvenuti i due animali di specie protetta appesi, scuoiati,
privi del capo, nonché gli arnesi utilizzati all’uopo. I Carabinieri procedevano, con l’ausilio di personale del Servizio Veterinario della A.S.L. di L’Aquila, al sequestro penale delle carcasse, per essere successivamente trasferite presso l’Istituto Zooprofilattico di Avezzano (AQ), per le analisi del caso ed il successivo smaltimento. I militari procedevano altresì a porre sotto sequestro penale il fucile utilizzato per  la caccia di frodo con relativo munizionamento e congegni di mira sofisticati. Cautelativamente al cacciatore venivano ritirate tutte le altre armi legalmente detenute per le successive valutazioni delle autorità compenti in merito alla sospensione o revoca delle licenze rilasciate. I tre uomini venivano deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Sulmona per caccia di fauna selvatica protetta.