SULMONA - Qualcuno ha parlato di terremoto politico, riferendosi all’apparentamento tra Bruno Di Masci “La città che vogliamo” ed Elisabetta Bianchi “Forza Italia” per il prossimo ballottaggio del 19 giugno ma i due interlocutori sembrano avere le idee molto chiare tanto da spiegarle in conferenza stampa. Un apparentamento che arriva dopo un “no” del primo turno da parte di Forza Italia che ha ribadito la corsa unica del partito per restituire agli elettori di centrodestra un ruolo ben preciso ma, oggi, è un’altra storia.
“Il nostro è un gesto politico forte sapevamo di scatenare un terremoto ma sappiamo anche che questa campagna elettorale è stata caratterizzata dall’ipocrisia – così ha tuonato Elisabetta Bianchi. Noi vogliamo colpire il cuore della Regione che non ci vuole bene che da tempo, ormai, non fa una politica per il nostro territorio. L’interesse delle due coalizioni è quello di salvaguardare la nostra città. Questi – continua - sono giorni che dovranno servire per restituire ai giovani un voto consapevole e per fare questo dobbiamo portare il nostro avversario politico a confrontarsi nella verità. Parliamo, dunque, di Anna Maria Casini e del suo primo sostenitore, l’assessore regionale Andrea Gerosolimo. Lei, a nostro avviso, non ha chiare le emergenze di questa città. Una su tutte lo scippo del casello autostradale di Pratola Peligna. Ad urne chiuse , quindi, parlo del primo turno – precisa Bianchi – il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso ha inviato al ministero la proposta al progetto di modifica dell'autostrada A24-A25 che prevede lo spostamento dello svincolo autostradale a Vittorito.
Un’assurdità per un’area come la nostra ad alto rischio sismico. Noi, ci chiediamo dov’era l’assessore ma soprattutto dov’era il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio De Crescentiis. E poi, che dire dell’ospedale che da primo livello è diventato di fatto un ospedale di base. Noi, a questo punto, pretendiamo risposte e non fumo negli occhi. Per questo stiamo facendo indagini sui piloni dell'autostrada per accertarne il degrado perché nessuno può svendere il nostro territorio. Qui, abbiamo bisogno di investimenti e non all’escalation politica di D’Alfonso al ministero alle Infrastrutture. La scelta fatta da Forza Italia – conclude – è una scelta ponderata e di condivisione dei programmi. Certo entreremo in consiglio ma il nostro obiettivo era quello di dare risposte ai nostri sostenitori”. A sostenere la linea forzista, Bruna Di Masci che si confronterà domenica prossima con Anna Maria Casini. “Il ballottaggio è una nuova elezione – dice Di Masci -. Abbiamo deciso per questo apparentamento perché i temi evidenziati da Elisabetta erano chiari fin dall’inizio.
Oggi, sono in grado di sostenere a gran voce che questa intesa è importantissima. Vogliamo guardare oltre ed è proprio in questo senso che siamo riusciti a superare le diversità di partito. Questa città – continua - è assolutamente isolata ed è frutto di molti errori della politica locale e regionale. Il nostro progetto politico avrà bisogno di un po' di tempo per essere realizzato ma noi ci assumiamo tutte le responsabilità di portarlo avanti con successo. Inutile essere accusati di inciuci. Non ci riguarda. Abbiamo delle scadenze importanti alle quali pensare. Credo – conclude – che Elisabetta può svolgere un ruolo sia in maggioranza che minoranza”. Intanto, a fronte dello scrutinio di dieci giorni fa, Bruno Di Masci ha chiesto l’accesso agli atti in Prefettura per valutare le schede nulle. Su 622 schede totali 455 erano sue.
Barbara Delle Monache